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Editoria 01 Feb 2011

Milleproroghe, Stampa diocesi: “Ripristinare i fondi” Vincenzo Vita (Pd): “Rimborsi all'emittenza locale per i costi di abbonamento alle agenzie” Il decreto approderà nell'Aula del Senato martedì 8 febbraio

"Ripristinare i fondi per l'editoria, già ampiamente ridimensionati negli ultimi tempi". Lo chiedono le 188 testate che aderiscono alla Federazione italiana settimanali cattolici in una lettera inviata al presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, ai sottosegretari alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, e ai ministri dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, e dello Sviluppo economico, Paolo Romani, in merito ai tagli previsti dal decreto "Milleproroghe".

"Ripristinare i fondi per l'editoria, già ampiamente ridimensionati negli ultimi tempi". Lo chiedono le 188 testate che aderiscono alla Federazione italiana settimanali cattolici in una lettera inviata al presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, ai sottosegretari alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, e ai ministri dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, e dello Sviluppo economico, Paolo Romani, in merito ai tagli previsti dal decreto "Milleproroghe".

"Nello stesso giorno in cui è stata pubblicata la Legge di Stabilità che aumenta di 100 milioni il Fondo per l'editoria nel 2011 - si legge nella lettera - il Consiglio dei ministri ha varato il decreto 'Milleproroghe' che taglia 50 milioni allo stesso Fondo. In questo modo si mettono a rischio i contributi diretti previsti dalla legge 250/90".

Da parte sua la Fisc sottolinea come "nel momento in cui pareva che il settore dell'editoria potesse tirare un sospiro di sollievo per aver evitato i pesanti tagli prospettati, il Governo, con il varo del Decreto Legge 29 dicembre 2010, n. 225 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29/12/2010), detto 'Milleproroghe', ha mutato atteggiamento e cancellato un provvedimento varato dal Parlamento in difesa del pluralismo dell'informazione".

"Al Senato, dove in questi giorni sono in discussione alcune sanatorie al decreto 'Milleproroghe', con più emendamenti presentati da diversi gruppi parlamentari di tutti gli schieramenti - ricordano i 188 giornali diocesani – è stato chiesto il ripristino dei 50 milioni decurtati. In questo modo si è aperto uno spiraglio che auspichiamo venga confermato nelle sedi opportune". In caso contrario, si legge ancora nella lettera, "il taglio operato avrà non poche ripercussioni su diverse aziende editoriali nostre associate che avevano già messo nel bilancio di previsione i contributi previsti dalla Legge 250/90". La Fisc "confida in un positivo iter parlamentare del decreto 'Milleproroghe' in modo da poter garantire stabilità a un settore tanto nevralgico per lo sviluppo democratico del nostro Paese". Per questo, conclude la Federazione, "sarà necessario passare inevitabilmente dal

ripristino del 'diritto soggettivo' in tema di contributi all'editoria". (AGI)

EDITORIA: VITA (PD), RIPRISTINARE RIMBORSI A TV LOCALI PER COSTI AGENZIE =

NORMA IN EMENDAMENTI A DECRETO MILLEPROROGHE

"Ripristinare i rimborsi all'emittenza locale per i costi di abbonamento alle agenzie rappresenterebbe la sutura di una ferita ingenerosamente aperta dal governo". Così Vincenzo Vita, senatore del Pd, firmatario di una serie di emendamenti al decreto milleproroghe sul tema dell'editoria, oggi al vaglio delle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato.

Nello specifico, "l'emendamento sui rimborsi - spiega Vita - vale 10 milioni di euro: è una cifra bassissima in confronto ad altre, per cui speriamo che almeno questa nostra proposta abbia una buona sorte". L'emendamento si inquadra in una seri di proposte di modifica, in gran parte a firmate sia da parlamentari dell'opposizione che della maggioranza, che riguardano il capitolo dei contributi per l'editoria.

"Sono tutti emendamenti cui teniamo in particolar modo, perché riguardano l'art 21 della Costituzione, cioè la libertà d'informazione", afferma il senatore del Pd, ricordando inoltre che "sono in gioco 4000 posti di lavoro e ben 92 testate cooperative, no-profit e di partito, almeno la metà delle quali rischia la chiusura immediata". (ADNKRONOS)

 

MILLEPROROGHE: IN AULA SENATO DA MARTEDÌ 8 FEBBRAIO

Il decreto milleproroghe approderà nell'Aula del Senato martedì 8 febbraio alle 16. Lo ha deciso la conferenza dei Capigruppo di Palazzo Madama.

Il provvedimento, che arriverà in Aula con almeno 1.500 emendamenti, verrà discusso per tutta la settimana prossima. Il voto finale potrebbe arrivare nella giornata di venerdì 11 febbraio. (ANSA)

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