«Arrivare quanto prima a dei corsi di formazione congiunti tra organizzazioni non governative e i giornalisti per scambiarsi le informazioni» con lo scopo di «rompere il bavaglio e garantire una possibilità di futuro a ogni comunità». È la proposta avanzata dal presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti, intervenuto alla conferenza stampa della rete GREI250, convocata per denunciare la violazione dei diritti umani perpetrata dai governi dei paesi lungo la rotta balcanica.
«Alle minacce di chi vorrebbe imbavagliare le croniste e i cronisti – ha spiegato Giulietti – bisogna rispondere con un'azione solidale perché si crei un immenso faro che faccia un'operazione opposta e che denunci i massacratori delle libertà e dignità, che vada in tribunale a difendere i giornalisti che vengono aggrediti».
Giulietti ha anche aggiunto che «è importante che giornalisti e giornaliste salgono sempre di più sulle navi del Mediterraneo, ma attraversino anche la rotta dei Balcani. Bisogna andare nei luoghi dove si consuma l'aggressione verso i diritti degli ultimi», ha affermato. (Ansa)