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Fnsi 11 Nov 2004

Mediaset, Enrico Mentana lascia la direzione del Tg5 dopo 13 anni. Al suo posto arriva Carlo Rossella. Cdr Tg5: "Redazione preoccupata". Fnsi: "Salvaguardare l'indipendenza". Solidarietà dell'Assostampa Romana. Cacciari: "Tentativo di Berlusconi di

Mediaset, Enrico Mentana lascia la direzione del Tg5 dopo 13 anni. Al suo posto arriva Carlo Rossella. Cdr Tg5: "Redazione preoccupata". Fnsi: "Salvaguardare l'indipendenza". Solidarietà dell'Assostampa Romana. Cacciari: "Tentativo di Berlusconi di serrare le fila, ma Mentana non è un martire della libertà di stampa"

Mediaset, Enrico Mentana lascia la direzione del Tg5 dopo 13 anni. Al suo posto arriva Carlo Rossella. Cdr Tg5: "Redazione preoccupata". Fnsi: "Salvaguardare l'indipendenza". Solidarietà dell'Assostampa Romana. Cacciari: "Tentativo di Berlusconi di serrare le fila, ma Mentana non è un martire della libertà di stampa"

Da lunedì 15 novembre, Enrico Mentana lascerà dopo quasi 13 anni la direzione del TG5 e assumerà il nuovo incarico di 'Direttore editorialè. Lo spiega una nota Mediaset. «Dopo il formidabile successo ottenuto nell'impresa che l'azienda gli aveva affidato nel 1991, il lancio di una nuova testata giornalistica televisiva diventata subito leader nonchè sinonimo di autorevolezza ed equilibrio, ora Mediaset - scrive ancora l'azienda - ha chiesto a Mentana di mettere a disposizione di tutta l'azienda il patrimonio di esperienza e competenza maturato in questi anni». «Ringraziamo Enrico Mentana per il grande lavoro giornalistico svolto fin qui - continua Mediaset - e gli facciamo i migliori auguri per la brillante prosecuzione della carriera. Auguri anche al nuovo direttore del TG5 che sarà nominato nelle prossime ore, Carlo Rossella, uno dei più preparati, esperti e autorevoli giornalisti italiani». «Questa sera termino il mio lavoro al Tg5, non l'ho detto a nessuno, era giusto dirlo per primi ai telespettatori": lo ha detto in diretta Enrico Mentana che ha spiegato: «Venerdì Mediaset mi ha annunciato che intendeva cambiare il direttore del Tg5». Ma resterà in azienda. «Venerdì scorso i vertici di Mediaset mi hanno preannunciato che avevano deciso di cambiare il direttore del Tg5 - ha spiegato Mentana in diretta - io ritengo che un'azienda ha il diritto di scegliere sulla direzione di un giornale. Altrettanto ovvio è il mio dispiacere». «Il Tg5 - ha ricordato - lo abbiamo fondato in pochi 13 anni fa e in poco tempo questo giornale si è affermato grazie al rapporto che ha saputo stabilire con i suoi telespettatori, tacito ma chiaro, di essere al servizio del pubblico non di questo o quel politico, di questo o quell'imprenditore. Abbiamo sempre cercato di essere fedeli a questo patto non scritto. Mediaset mi ha offerto 13 anni di fare quello che volevo, non c'è mai stata intrusione aziendale. Per questo ho accettato l'offerta di Mediaset di rimanere in questa azienda. Certo mi duole. Il nuovo direttore sarà Carlo Rossella». Ha concluso sperando che «questi ingredienti siano rispettati per il futuro e per quel che potrò vigilerò» e «in un panorama informativo che non è sempre sufficientemente articolato spero che il Tg5 resti una felice eccezione», ma ha sottolineato «niente è per sempre ma è stato bellissimo avere un rapporto diretto con i telespettatori». (ANSA). «I giornalisti del Tg5 hanno appreso questa sera la decisione dell'azienda di rimuovere il direttore Enrico Mentana. La redazione è preoccupata che questa scelta possa mettere a rischio l'indipendenza del nostro telegiornale, che grazie ad essa è diventato un punto di riferimento essenziale nel Pamorama dell'informazione italiana». Lo spiega il comitato di redazione della testata in una nota. «L'azienda ha già indicato un nuovo direttore nella persona di Carlo Rossella, attuale direttore di Panorama, testata del gruppo Fininvest. Enrico Mentana - continua il Cdr - sarà chiamato alla direzione editoriale di Mediaset. I giornalisti del Tg5 sono oggi consapevoli di trovarsi ad un passaggio cruciale: senza nasconderci dietro un dito, sappiamo che il vero problema è il grado di indipendenza dal potere politico che sarà garantito al tg5 e al sistema dell'informazione televisiva. Ci sarà un confronto con l'azienda e con il direttore designato. Dovranno essere date ampie assicurazioni che continueremo ad essere liberi per offrire un servizio di qualità ai telespettatori e non buttare alle ortiche il successo del Tg5 che è dei giornalisti e di tutti i lavoratori». Domani il Cdr del Tg5 incontrerà una delegazione aziendale nel primo pomeriggio e subito dopo i giornalisti si riuniranno in assemblea per decidere le iniziative più opportune. (ANSA). La Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “La sostituzione del direttore del Tg5 Enrico Mentana con Carlo Rossella non stupisce ma crea preoccupazione per l’indipendenza del telegiornale di Mediaset più seguito. Il “giro” delle direzioni in alcuni tra i principali organi di informazione di proprietà o sotto l’influenza del Presidente del Consiglio rischia di prefigurare uno scenario nel quale può essere tentata una “normalizzazione” delle linee editoriali. La Fnsi, che non ha mai nascosto le critiche per l’atteggiamento che Mentana ha talvolta avuto nei confronti del Sindacato de Giornalisti, riconosce la professionalità e l’autonomia dimostrata dall’ex direttore del Tg5 in tredici anni di direzione. La Federazione della Stampa è vicina ai colleghi del cdr della redazione del Tg5 e chiedono che il gruppo Mediaset fornisca immediatamente precise garanzie per l’indipendenza della testata da ogni tentativo di condizionamento politico e che si impegni a mantenere alto il livello qualitativo dell’informazione del Tg5. La Fnsi, che esprime solidarietà alla redazione ed a tutti i giornalisti Mediaset, seguirà con grande attenzione gli ulteriori sviluppi di questa vicenda.” «Le modalità del ricambio alla guida del Tg5 mettono in gioco la linea editoriale del più importante Tg Mediaset». Lo sostiene il presidente della Fnsi Franco Siddi. «L'autorevolezza, la professionalità, l'apertura e la libertà del Tg5 - continua Siddi - se stravolte dalla nuova missione aziendale sarebbero un ulteriore grave colpo al sistema dell'informazione radiotelevisiva italiana. La richiesta di Mediaset a Mentana di lasciare la direzione del Tg5 con tanta perentorietà non appare ascrivibile alla categoria dei normali avvicendamenti alla guida di testate di cui tanto si è parlato. Non vorremmo che si trattasse di una nuova stretta di potere sull'informazione. L'azienda dovrà chiarire al più presto cosa c'è dietro questa operazione. La Fnsi sosterrà - conclude Siddi - i colleghi del Tg5 nel loro impegno di libertà e tutela dell'autonomia professionale». (ANSA). "Quanto accaduto al Tg5 non mi meraviglia: è una non-notizia, nel senso che era ampiamente previsto. Le voci che circolavano e circolano erano e sono infatti quelle di un poderoso rimescolamento di carte all'interno della sfera di influenza della maggioranza di governo nei media". Così Paolo Serventi Longhi, segretario nazionale della Fnsi, commenta l'uscita di scena di Enrico Mentana da direttore responsabile del Tg5. (AGI) Solidarietà al Tg5 e a Panorama dopo il blitz della proprietà “L’Associazione Stampa Romana, all’indomani della rimozione di Enrico Mentana da direttore del Tg5, condivide la preoccupazione dei colleghi della più grande testata televisiva privata riguardo “il grado di indipendenza dal potere politico che sarà garantito al Tg5 e al sistema dell'informazione televisiva”. La forte drammatizzazione che ha portato alle dimissioni forzatedi Mentana , come lui stesso ha affermato, – per il quale sono annunciati altri incarichi all’interno di Mediaset – è avvenuto in una giornata segnata da gravi episodi che colpiscono la libertà di informazione, dalla censura a “Dodicesimo round” su Raidue, alla protesta dei colleghi del Giornale Radio Rai sfociato in un voto di sfiducia al direttore, allo sciopero del Tgr Lazio contro le pesanti pressioni politiche sulla testata giornalistica. L’Associazione Stampa Romana, solidale con la redazione del Tg5 che solo oggi – a cambio di direzione pubblicamente annunciato - avrà un incontro con le rappresentanze aziendali, è al fianco dei colleghi in difesa dell’autonomia e della qualità del loro giornale. E’ altresì vicina ai colleghi di Panorama che hanno addirittura saputo dalla televisione dell’avvicendamento del loro direttore Carlo Rossella in violazione del dettato contrattuale. L’Associazione Stampa Romana invita tutti i Comitati di Redazione ad esprimere solidarietà ai colleghi delle testate che stanno vivendo gravi tensioni sindacali e ad assumere iniziative in difesa della libertà di stampa”. "Stupiscono le preoccupazioni della federazione nazionale della stampa italiana sul caso mentana, ottimo direttore e giornalista. la nota della Fnsi lascia trasparire un pregiudizio nei confronti del nuovo direttore Carlo Rossella e una discriminazione politica e professionale". E' quanto dichiara, in una nota, il presidente del gruppo Udc alla Camera, Luca Volonte'. "Strano Paese il nostro, dove l'imprenditore risponde ai suoi soci e al mercato - anche quello dei cittadini spettatori - ma alla Fnsi preme solo l'indipendenza. sarebbe come se fosse in vigore nel nostro paese una sorta di responsabilita' collettiva e sindacale nelle decisioni di impresa. Sarebbe come se i dipendenti si sostituissero all'imprenditore. Fosse cosi'- conclude il capogruppo dell'Udc- oltre alla gravita' del pregiudizio aprioristico verso Rossella, tutti gli imprenditori italiani dovrebbero fuggire da un paese ritenuto illiberale". (dire) Nella sostituzione di Enrico Mentana, il filosofo Massimo Cacciari vede il «tentativo da parte di Berlusconi di serrare le fila prima della campagna elettorale per le regionali». Così, almeno, ha commentato a margine di un convegno sui nuovi imprenditori a Milano, aggiungendo: «si vede che ha bisogno di avere dei portavoce puri e semplici». «Ma da qui a far diventare Mentana un martire della libertà di stampa, ce ne corre», ha aggiunto il filosofo veneziano, che non vuole parlare di 'normalizzazione' del Tg5: «Era un tg perfettamente normale, a differenza di altri che sono comici, come quello di Fede». (ANSA)

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