«Tutto attorno a noi cambia velocemente. Tanti lavori di qualche decennio or sono non esistono più. Nuove occupazioni si affacciano. E altre ancora sorgeranno presto nella società. Quel che non tramonta è il carattere del lavoro, come espressione della creatività e della dignità umana. Nei cambiamenti, permanente il suo valore di libertà e di coesione». Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, visitando un'azienda a Latina alla vigilia del Primo maggio 2025.
Il Capo dello Stato è tornato anche sul nodo delle morti sul lavoro, «tema questo fondamentale di civiltà», una «piaga che non accenna ad arrestarsi», rispetto alla quale «non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione», ha detto, rimarcando che «è evidente che l'impegno per la sicurezza nel lavoro richiede di essere rafforzato».
E poi, ancora: il lavoro, «che sia indice di sviluppo, motore di progresso, strumento per realizzarsi come persona»; il lavoro che «è radice di libertà, ha animato la nostra democrazia, ha prodotto eguaglianza e, dunque, coesione sociale» ed è «stato il vettore più potente di giustizia, di mobilità sociale, di costruzione del welfare».
E una considerazione sul futuro del lavoro («è già cominciato») e sui temi dell'intelligenza artificiale e della digitalizzazione e dei rischi per le condizioni di lavoro che si accompagnano alle grandi opportunità offerte.
Fino alla «preoccupazione» espressa dal Presidente della Repubblica «sui livelli salariali» e per la dinamica salariale in Italia negativa nel lungo periodo, con salari reali inferiori a quelli del 2008. «Sappiamo tutti - ha ammonito Mattarella - come le questioni salariali siano fondamentali per ridurre le disuguaglianze, per un equo godimento dei frutti offerti dall’innovazione, dal progresso. Salari inadeguati sono un grande problema, una grande questione per l'Italia».
In chiusura, Mattarella ha rivolto «un saluto cordiale a tutte le rappresentanze sindacali» e augurato «buona Festa del lavoro anche a chi il lavoro lo sta cercando. Buona Festa a chi lo crea e a chi lo difende. Auguri per il Primo Maggio».
PER APPROFONDIRE
L'intervento integrale del presidente Mattarella è pubblicato sul sito web del Quirinale (qui il link diretto).