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Fnsi 20 Mar 2003

Massiccia adesione delle Associazioni regionali di stampa, delle Strutture di base, dei Cdr e dei Fiduciari

Massiccia adesione delle Associazioni regionali di stampa, delle Strutture di base, dei Cdr e dei Fiduciari

Massiccia adesione delle Associazioni regionali di stampa, delle Strutture di base, dei Cdr e dei Fiduciari

L’Esecutivo Usigrai Anche i giornalisti del servizio pubblico, d’intesa con la Fnsi, aderiscono alle manifestazioni di protesta indette per oggi in tutta Italia da Cgil, Cisl e Uil. Auspichiamo la massima partecipazione possibile da parte di colleghe e colleghi Rai, naturalmente nel rispetto del dovere professionale e civile che impegna in queste ore ogni giornalista a fornire la massima informazione. Invitiamo pertanto i nostri Comitati di Redazione a far giungere ai sindacati confederali l’adesione dei giornalisti Rai alle iniziative che si tengono nel corso della giornata in tutta Italia. Al riguardo sollecitiamo inoltre le testate Rai a dar conto in modo pieno della reazione che l’inizio della guerra sta provocando nell’opinione pubblica italiana. E’ importantissimo il rischioso lavoro degli inviati - che ancora una volta ringraziamo – nelle zone del conflitto; è fondamentale intrecciare alle notizie una pluralità di punti di vista nei commenti; ma è altrettanto importante che Tg e Gr ci restituiscano un’immagine fedele del modo in cui moltissimi cittadini italiani (associazioni cattoliche e laiche, partiti e sindacati) stanno vivendo la guerra e chiedendo la pace attraverso una molteplicità di iniziative sulle quali dare un’informazione puntuale. Iraq: Usigrai ringrazia colleghi Rai impegnati in zone guerra Il sindacato dei giornalisti Rai vuole ringraziare le colleghe e i colleghi impegnati nelle zone di guerra. Il lavoro ad alto rischio degli inviati e dei giornalisti per immagini, insieme a quello dei montatori e dei tecnici, ed in coordinamento con le redazioni, sta consentendo al servizio pubblico, in questa prima fase del conflitto, di fornire una copertura puntuale degli avvenimenti nei luoghi della guerra, anche grazie alle specifiche iniziative di formazione e di organizzazione sviluppate dall’azienda. E’ la dimostrazione che la Rai rafforza la sua immagine e guadagna in credibilità se investe sull’informazione, se la valorizza, se la considera un elemento primario nella sua offerta. Se la mette cioè in grado di operare al meglio e di agire in autonomia, anzichè preoccuparsi di ostacolarla, di controllarla, di comprimerne gli spazi - un esempio per tutti: la mancata diretta della manifestazione contro la guerra di un mese fa - come troppo spesso è accaduto nell’ultimo anno. Il servizio pubblico deve sentire sempre - tanto più in occasione di eventi così drammatici - il dovere di far parlare tutte le voci, non solo dal fronte. L’Associazione Stampa Romana aderisce alla iniziativa di protesta per la guerra indetta dalla Fnsi. I colleghi delle redazioni romane possono utilizzare le previste due ore di astensione dal lavoro per partecipare a manifestazioni o organizzare assemblee nelle redazioni. Sono evidentemente esentati i colleghi impegnati nei servizi giornalistici riferiti agli eventi bellici. Roma, 20 marzo 2003 ASSOCIAZIONE LIGURE DEI GIORNALISTI Un’informazione corretta, il più possibile senza l’elmetto e indipendente dalle veline di ogni parte in conflitto. E’ questo l’impegno che il mondo del giornalismo deve assumersi di fronte ad una guerra che non era così “inevitabile” come in molti hanno voluto o creduto di farci credere. In queste ore decine di giornalisti italiani e di tutto il mondo a Baghdad e in altre realtà rischiano la propria incolumità per garantire un’informazione il più possibile diretta e non mediata. Tra di loro ci sono anche molti free lance e foto-cine-giornalisti. Il giornalismo cerca di svolgere anche in questo caso la propria funzione insostituibile di testimonianza dei fatti al servizio dell’opinione pubblica. Il diritto-dovere di informare, al di là di ogni forma di propaganda e censura da qualunque parte provenga, giustifica la decisione di molte testate e dei colleghi italiani di restare a Baghdad. Ai colleghi l’invito ad aderire alle iniziative sindacali unitarie a favore della pace e per una risoluzione non bellica delle vertenze internazionali: un’adesione che, a seconda dei mezzi di informazione e degli orari di trasmissione informativi, potrà anche essere solo formale senza la sospensione del lavoro, proprio per garantire la continuità dell’informazione. E’ anche questo un modo, uno dei modi per preparare la pace se si vuole la pace. Aderiscono: Il Sindacato dei Giornalisti del Veneto, L'Associazione Stampa dell'Emilia Romagna, L'associazione Stampa Toscana, L'Associazione Stampa Pugliese, Sindacato giornalisti marchigiani, Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige, Associazione della stampa abruzzese, Associazione della stampa della Basilicata, Associazione dei giornalisti della Val d'Aosta, Associazione Stampa Siciliana Il Sindacato dei Giornalisti della Calabria contro la Guerra REGGIO CALABRIA - Il Sindacato dei Giornalisti della Calabria accoglie l’appello lanciato dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana contro la guerra aderendo alle manifestazioni di protesta e condannando l’attacco unilaterale militare contro l’Iraq. Il segretario regionale, Carlo Parisi, invita i giornalisti calabresi a schierarsi con il popolo della pace ricordando l’illegittimità di questa guerra per la Carta dell’Onu e per il Papa, Giovanni Paolo II, che non ha esitato a definire “criminale”. La Fnsi, d’intesa con le Associazioni Regionali di Stampa, ha affidato alle strutture sindacali di base, ai comitati ed ai fiduciari di redazione due ore di astensione dal lavoro per assemblee, manifestazioni o altre iniziative che promuovano le ragioni della pace....(prosegue nei comunicati dell'Assostampa della Calabria) Il comitato di redazione e le Rsu Finegil de Il Mattino di Padova, la Tribuna di Treviso, la Nuova Venezia, aderisce con convinzione alla protesta indetta da Cgil, Cisl e Uil e dalla Federazione nazionale della stampa contro la guerra in Iraq. Una guerra illegittima, che come sempre provocherà dolore, distruzione e morte soprattutto alle popolazioni innocenti, già sottoposte a privazioni che derivano dalla dittatura di Saddam e dall'embargo imposto dal mondo occidentale......(prosegue in Diretta dai Cdr) La guerra è cominciata. Il Cdr Edit aderisce allo sciopero di due ore indetto dalle confederazioni nazionali, contro l’aggressione all’Iraq. L’astensione dal lavoro è prevista per oggi dalle ore 15 alle ore 17. gentili colleghi, Con la presente comunichiamo che la redazione di Marie Claire riunita oggi in assemblea ha deciso di aderire all'astensione dal lavoro di due ore in data odierna per promuovere le ragioni della pace e partecipare alle iniziative locali. Il Cdr del Nuovo Quotidiano di Puglia accoglie l'appello della FNSI e aderisce alle manifestazioni di protesta promosse dalle Confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil contro la guerra unilaterale nei confronti dell'Iraq. La redazione di Diario accoglie l'invito dei sindacati e della Federazione nazionale della stampa e decide di aderire alla protesta contro l'unilaterale iniziativa militare in Iraq condotta dagli Stati Uniti d'America. Decide di conseguenza di scioperare dalle 15 alle 17 di oggi, 20 marzo 2003, giorno di inizio del conflitto. La Federazione nazionale della Stampa aderisce alle manifestazioni di protesta promosse dal sindacato unitario contro la guerra unilaterale degli Usa e dei suoi alleati. Il Comitato di redazione della Periodici San Paolo invita i colleghi a comunicare all’azienda l’effettuazione di due ore di sciopero in segno di protesta. Si tratta di un gesto simbolico che assume valore politico. Le testate della Periodici hanno scelto la via della pace e grande è stato fin qui lo sforzo delle redazioni e delle direzioni per spiegare ai lettori le ragioni di una guerra illegale e immorale. Il Cdr di Famiglia Cristiana sottolinea che la pace è la migliore condizione anche per garantire in tutto il mondo la libertà di espressione e ricorda che l’avvallo delle Nazioni Unite avrebbe conferito legalità, ma non moralità alla guerra. La redazione del portale "La città di Terni e il suo comprensorio" (www.comune.terni.it) accoglie l'appello della FNSI e aderisce alle manifestazioni di protesta promosse dalle Confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil contro la guerra unilaterale nei confronti dell'Iraq, manifestazioni che saranno comunque seguite in tempo reale dal portale. Riccardo Marcelli Terni, città di San Valentino e dell'amore

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