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Fnsi 08 Mar 2005

Maria Luisa Busi al convegno Fnsi "8 marzo Inviate di pace":"Giuliana Sgrena viene quotidianamente insultata. Dobbiamo reagire come giornaliste e come donne"

Maria Luisa Busi al convegno Fnsi "8 marzo Inviate di pace":"Giuliana Sgrena viene quotidianamente insultata. Dobbiamo reagire come giornaliste e come donne"

Maria Luisa Busi al convegno Fnsi "8 marzo Inviate di pace":"Giuliana Sgrena viene quotidianamente insultata. Dobbiamo reagire come giornaliste e come donne"

ROMA, 8 MAR - ''Dobbiamo reagire insieme come giornaliste e come donne, alla delegittimazione cui e' sottoposta Giuliana Sgrena, che viene quotidianamente insultata''. Lo ha detto Maria Luisa Busi, conduttrice del Tg1, nel corso di 'Inviate di Pace', l'incontro organizzato a Roma dalla Commissione Pari Opportunita' della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, per riflettere sul lavoro delle corrispondenti, e rilanciare la mobilitazione a favore del rilascio di Sabine Aubenas e di tutti gli altri rapiti in Iraq. "Non ce ne facciamo niente dell'ammirazione, noi ogliamo prima di tutto il rispetto- ha continuato la Busi - e lo dobbiamo ribadire non solo l'8 marzo, ma ogni giorno''. La testimonianza e il saluto della Sgrena sono arrivati attraverso il direttore editoriale del Manifesto, Francesco Paterno': ''Giuliana sta bene, il suo dolore personale non esiste piu' ma e' rivolto al sacrificio di Nicola Calipari. Certo e' stanca, ma sente il dovere di dare interviste e raccontare cio' che e'accaduto, anche perche' reputa fondamentale il ruolo svolto dalla stampa italiana nella sua liberazione''. I dubbi avanzati negli ultimi giorni da alcuni quotidiani e dall'intervento di Ignazio La Russa ieri sera a 'Porta a Porta', sulla ricostruzione degli avvenimenti di venerdi' scorso da parte della giornalista del Manifesto, è stato uno degli argomenti ricorrenti nei diversi interventi. ''Il linciaggio morale verso le inviate di guerra e' cominciato gia' da Ilaria Alpi - ha sottolineato la senatrice dei Verdi, Loredana De Petris - eppure sono professioniste che non restano negli alberghi, che rischiano e fanno luce sulla tragica condizione di tante altre donne''. Le fa eco la collega di partito Tana De Zulueta: ''L'informazione sulla guerra in Italia, ha sempre visto in prima linea le giornaliste italiane. La mobilitazione per Giuliana - ha detto - e' stata cosi' massiccia anche perchè lei rappresentava, per l'opinione pubblica, tutte le altre''. Sul ruolo dell'inviato si e' soffermata Mimosa Martini: ''E' un mestiere degli uomini e quando a una donna viene data l'occasione di svolgerlo, sa che non gli e' stata regalata, ci mette molta passione e impegno. Restano pero' molti pregiudizi, anche da parte dei colleghi''. Fra le difficolta' che in zona di guerra, maggiormente si devono affrontare, la piu' pesante, per a giornalista del Tg5, e' la solitudine: ''Gli uomini ti dimostrano solidarieta' nel momento difficile, ma fanno comunque gruppo a se'. Le donne invece sono sempre prese dalla loro battaglia personale''. Alla fine dell'incontro Marina Cosi, presidente della Commissione Pari Opportunita' della Fnsi, che a nome dell'associazione ha inviato due mazzi di mimose a Giulia Sgrena e Rosa Calipari, ha annunciato che gli impegni della giornata di oggi verranno riaffermati attraverso una serie di iniziative pubbliche ancora allo studio, e ha rimarcato la necessita' di ''rendere piu' consapevoli tutte le colleghe, che nulla è conquistato per sempre, e che per i propri diritti, bisogna continuare a battersi giorno dopo giorno''. (ANSA). XBB-SB 08-MAR-05 17:40 NNNN

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