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La marcia degli amministratori sotto tiro (Foto: @Avvisopubblico)
Gli amministratori sotto tiro (Foto: @Avvisopubblico)
Don Luigi Ciotti alla marcia degli amministratori sotto tiro (Foto: @paolobutturini)
Iniziative 24 Giu 2016

Marcia degli amministratori sotto tiro, Albanese (Fnsi): «Solo una grande rete solidale può contrastare le mafie»

C'era anche la Fnsi, con il delegato ai progetti per la legalità  Michele Albanese e il componente della Giunta esecutiva Paolo Butturini, alla prima Marcia degli amministratori sotto tiro organizzata a Polistena, in Calabria, dall'associazione Avviso pubblico. In piazza circa 200 sindaci provenienti da tutta Italia, parlamentari, consiglieri regionali, rappresentanti di associazioni e del mondo della scuola, parenti delle vittime della malavita. Insieme contrastare il fenomeno delle minacce mafiose.

Circa 200 sindaci, provenienti da tutta Italia, hanno dato vita oggi a Polistena, in Calabria, alla prima "Marcia degli amministratori sotto tiro" promossa dall’associazione Avviso Pubblico. Tra loro Pasquale Amato, sindaco di Palma di Montechiaro (Agrigento), Renato Natale (Casal di Principe), Benedetto Zaccaria (Mondragone), Francesco De Vito (Calimera), Salvatore Fuda (Gioiosa Jonica) e Michele Tripodi di Polistena.

Con loro anche la Federazione nazionale della stampa Italiana, con il delegato ai progetti per la legalità della Fnsi, Michele Albanese, e il componente della Giunta esecutiva, Paolo Butturini, personalità del mondo istituzionale, come la presidente e i componenti della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, Davide Mattiello e Celeste Costantino, e la presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle intimidazioni agli amministratori locali, Doris Lo Moro. E ancora: don Luigi Ciotti, fondatore di Libera contro le mafie, consiglieri regionali, parenti delle vittime di mafia, rappresentanti di associazioni e del mondo della scuola e delle organizzazioni sindacali.

«Oggi siamo qui con la consapevolezza che solo una grande rete solidale può contrastare il fenomeno delle minacce ai sindaci, ai giornalisti, al mondo dell'imprenditoria e a tutte quelle categorie sociali che con il loro lavoro lottano per liberare i territori dalle mafie», ha detto il rappresentante della Fnsi Michele Albanese, giornalista “sotto tiro” da tempo costretto a vivere sotto scorta perché minacciato dalla 'ndrangheta per via del suo lavoro.

«In particolare – hanno spiegato Albanese e Butturini – la Federazione nazionale della stampa italiana è impegnata nella tutela dell'informazione libera e di tutti quei cronisti che ogni giorno con il loro lavoro contribuiscono a rendere il nostro Paese più vero e più libero».

Una grande manifestazione, quella di Polistena, a cui da subito la Fnsi ha voluto aderire, ospitando la conferenza stampa di presentazione dell’evento e facendo appello ai media perché dessero risalto all’iniziativa.

Al termine della marcia è stato letto un messaggio di saluto del presidente del Senato, Pietro Grasso.

@fnsisocial

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