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Rai 07 Lug 2010

Manovra, Carlo Verna, segretario dell'Usigrai: “Il taglio del costo del lavoro significa taglio dei posti di lavoro”

"Taglio per legge del costo del lavoro significa taglio per legge dei posti di lavoro. L'emendamento alla manovra in tal senso è una dichiarazione di guerra alla Rai e ai suoi dipendenti. Un atto politicamente grave, oltre che giuridicamente incostituzionale, perché viola l'autonomia imprenditoriale". Lo afferma Carlo Verna, segretario dell'Usigrai. "Il governo ci ripensi - aggiunge il responsabile del sindacato giornalisti Rai -, rassicurando tutti subito, e se non lo fa i vertici aziendali insorgano o, se incapaci di farlo, si dimettano.

"Taglio per legge del costo del lavoro significa taglio per legge dei posti di lavoro. L'emendamento alla manovra in tal senso è una dichiarazione di guerra alla Rai e ai suoi dipendenti. Un atto politicamente grave, oltre che giuridicamente incostituzionale, perché viola l'autonomia imprenditoriale". Lo afferma Carlo Verna, segretario dell'Usigrai. "Il governo ci ripensi - aggiunge il responsabile del sindacato giornalisti Rai -, rassicurando tutti subito, e se non lo fa i vertici aziendali insorgano o, se incapaci di farlo, si dimettano.

Sarebbe la prima volta nella storia repubblicana che una legge ha l'effetto immediato di ridurre l'occupazione". (AGI)

MANOVRA: EMENDAMENTO RELATORE, TAGLIO A STIPENDI RAI TAGLIO 20% A CHI NON È DIPENDENTE, TETTO SPESA PER GLI ALTRI

Arriva un taglio agli stipendi della Rai. Lo prevede un emendamento del relatore alla manovra presentato questa mattina in commissione Bilancio al Senato, che ricalca la proposta lanciata dal ministro leghista Roberto Calderoli e che quasi un mese fa ha ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri.

La proposta prevede un taglio del 20%,a partire dal 2011 e fino al 2013, per i lavoratori non dipendenti, mentre per il personale si stabilisce un tetto del 25% rispetto alla spesa

complessiva annua dei costi operativi della società.
''In considerazione dell'eccezionalità della situazione economia internazionale - si legge nel testo dell'emendamento presentato dal relatore della manovra - e tenuto conto delle esigenze prioritarie di raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica concordati in sede europea, le Pubbliche amministrazioni che esercitano i diritti dell'azionista adottano appositi atti di indirizzo per assicurare che dal primo gennaio 2011 e con efficacia fino al 31 dicembre 2013 l'ammontare complessivo annuale della spesa per i trattamenti economici complessivi corrisposti ai lavoratori non dipendenti che prestano servizio presso la società concessionaria del servizio pubblico generale radiotelevisivo non possono eccedere l'80% dell'ammontare della predetta spesa risultante dalla media dei bilanci degli esercizi finanziari 2007, 2008, 2009''.

Inoltre viene modificata il Teso unico sulla radiotelevisione e si prevede che il direttore generale  provveda alla gestione del personale dell'azienda in ''modo che il relativo costo complessivo annuale non ecceda il 25% dei costi operativi complessivi annuali della società''. (ANSA)

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