«L'Ordine dei giornalisti della Puglia e l'Assostampa Puglia «sono schierati a difesa della giornalista Lucia Piemontese per le gravi minacce e offese che le sono state rivolte. Le scritte, alcune a sfondo sessista per delegittimarla, sono apparse in alcune zone di Manfredonia, e finanche sotto casa, e sono ancora una volta la prova dell'insofferenza nei confronti dell'informazione». Lo affermano, in una nota congiunta, i rappresentanti dei giornalisti pugliesi.
«Qui – rimarcano – conta anche l'incolumità della persona, di una donna che ha scelto di mettersi al servizio dei cittadini, informandoli, contro ogni sopruso, soprattutto, e prima di tutto, di quelli mafiosi».
L'Ordine dei giornalisti e l’Associazione della stampa di Puglia «saranno sempre al fianco dei giornalisti, come Lucia Piemontese, perché possano continuare a fare il loro prezioso lavoro. E invitano le forze dell'ordine e la magistratura a garantire la loro sicurezza davanti ad ogni forma di intimidazione diretta o velata».
A denunciare gli insulti sessisti e volgari è la stessa giornalista che, dalle colonne del quotidiano "L'Attacco" di Foggia, descrive il tentativo «delegittimarmi screditandomi sul piano personale», ricostruendo «gli episodi di insulti e minacce cominciati due anni fa con una lettera anonima con minacce riguardanti il suo lavoro. Poi avvertimenti – spiega – arrivati tramite terze persone con la richiesta di smettere di occuparsi di alcuni argomenti sul giornale (episodi denunciati ai carabinieri)».
E finanche una “segnalazione” al direttore del giornale in merito a un video dal contenuto esplicito che riguarderebbe la cronista. «Ciò di cui sono certa e di cui voglio rassicurare – la sua risposta – è che gli avvertimenti e le segnalazioni sono inutili, i muri imbrattati pure. Continuerò a fare il mio lavoro come ho sempre fatto, occupandomi di tutto quello che riguarda questo territorio».