"Se un giornalista è in possesso di una notizia" su una vicenda giudiziaria coperta da segreto "la pubblica: chi ha dato la notizia ha una maggiore responsabilità rispetto al giornalista che ha il diritto di cronaca che è pure tutelato dalla Costituzione". Lo ha detto il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, a proposito dei casi di notizie su inchieste giudiziarie coperte da segreto istruttorio e pubblicate di recente dai giornali. Mancino ne ha parlato a Bari dove partecipa alla sessione pomeridiana del congresso sulla giusta informazione e il diritto di rettifica organizzato dal Corecom Puglia
"Certo per i giornalisti - ha aggiunto - ci sono limiti deontologici dovuti a particolari circostanze soprattutto di carattere di istruttoria penale". "Libertà di informazione - ha detto ancora - non significa che ciascuno pubblica tutto ciò che ritiene o viola alcuni divieti sanciti dalla legge o può offendere la singola persona". "La Corte costituzionale ha sancito il diritto alla libera informazione, ma la libera informazione deve anche essere responsabile in quanto è lo strumento più delicato perchè rivolgendosi al cittadino forma la pubblica opinione".(ANSA)