“Grande preoccupazione per le perquisizioni e i sequestri nell’abitazione della giornalista Angela Camuso, collaboratrice di L’Unità e di Leggo” sono state espresse dal Segretario della Fnsi Paolo Serventi Longhi e dal Segretario dell’Associazione Stampa Romana Silvia Garambois, che esprimendo piena solidarietà alla collega hanno rilevato il “nuovo grave episodio che viola la libertà di informazione”.
La giornalista ieri è stata trattenuta per ore nella caserma dei carabinieri, dopo che – su mandato del p.m. Pietro Giordano - già era stato perquisito il suo appartamento ed erano state sequestrate agende, appunti e numeri di telefono relativi all’inchiesta sulla malasanità a Roma e in particolare ad articoli apparsi su l’Unità. Il Comitato di redazione de l’Unità esprime sconcerto e grave preoccupazione per la perquisizione che i carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria del tribunale di Roma hanno effettuato questa mattina su mandato del pm Pietro Giordano nell’appartamento della nostra collega Angela Camuso, impegnata da tempo su un’inchiesta sulla corruzione e le tangenti nel sistema delle Asl di Roma. I militari hanno trattenuto la collega in caserma per ore, hanno perquisito il suo appartamento e le hanno sequestrato documenti e numeri di telefono violando impunemente il principio del segreto delle fonti. Il Comitato di redazione esprime la sua solidarietà alla collega e denuncia l'episodio in quanto gravemente lesivo del segreto professionale, del diritto di cronaca e del diritto dei cittadini di essere informati. Il Comitato di redazione de l’Unità Il comitato di redazione di LEGGO esprime a nome della redazione la propria solidarietà alla collega Angela Camuso, collaboratrice della nostra testata. Questa mattina l’abitazione della collega è stata perquisita dai carabinieri e sono state sequestrate le sue agende, alla ricerca delle fonti di notizie, scritte da Angela Camuso in merito alle inchieste in corso sulla "mala sanità ". Non è accettabile che, sempre più spesso, l’attività giornalistica e la libertà di stampa e di informazione vengano limitate con azioni persecutorie. Il Comitato di Redazione di Leggo