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Vertenze 01 Lug 2013

L’Unità, chiudono le cronache locali di Bologna e Firenze Il Presidente Fnsi: un grave impoverimento del giornale

“Da oggi, 1° di luglio, cessano di essere editate, da parte de “l’Unità”, le cronache locali di Bologna e Firenze. Si tratta dell’ennesima volta, nella sua storia, che “l’Unità” rinuncia al radicamento nelle regioni dove, tradizionalmente, ha sempre avuto uno storico insediamento. Ogni volta si è trattato di una scelta che ha negativamente influito sulle sorti del giornale. La società editrice Nie ha proceduto a questa decisione, nei confronti della quale il Sindacato ha espresso dissenso, ma rispetto alla quale l’azienda è stata inamovibile, mentre si è ancora in attesa che si completi il processo di ricapitalizzazione aperto da troppo tempo e, di conseguenza, non sono stati ancora sottoscritti gli accordi sindacali che comporteranno ulteriori sacrifici alla redazione con un notevole aumento della percentuale del contratto di solidarietà già in corso.

“Da oggi, 1° di luglio, cessano di essere editate, da parte de “l’Unità”, le cronache locali di Bologna e Firenze. Si tratta dell’ennesima volta, nella sua storia, che “l’Unità” rinuncia al radicamento nelle regioni dove, tradizionalmente, ha sempre avuto uno storico insediamento. Ogni volta si è trattato di una scelta che ha negativamente influito sulle sorti del giornale. La società editrice Nie ha proceduto a questa decisione, nei confronti della quale il Sindacato ha espresso dissenso, ma rispetto alla quale l’azienda è stata inamovibile, mentre si è ancora in attesa che si completi il processo di ricapitalizzazione aperto da troppo tempo e, di conseguenza, non sono stati ancora sottoscritti gli accordi sindacali che comporteranno ulteriori sacrifici alla redazione con un notevole aumento della percentuale del contratto di solidarietà già in corso.

Il tutto nella prospettiva di salvare il quotidiano in una fase di grave crisi aggravata dai tagli al finanziamento pubblico all’editoria.
In questa situazione di grande incertezza è indispensabile che l’azienda onori i suoi impegni economici con i collaboratori delle cronache di Bologna e Firenze e che questi vengano coinvolti nella realizzazione delle iniziative editoriali progettate per le due regioni come lo sviluppo del web e la realizzazione di un settimanale cartaceo”.

ASSOSTAMPA TOSCANA
ASSOSTAMPA EMILIA-ROMAGNA

UNITA': CHIUSURA CRONACHE REGIONALI TOSCANE ED EMILIANE
ATTO UNILATERALE AZIENDA CON TAVOLO SINDACALE APERTO E' RICAPITALIZZAZIONE NON COMPLETATA

Firenze 01.07.2013.- Da oggi i lettori dell’Unità dell’Emilia-Romagna e della Toscana non trovano più le rispettive cronache regionali all’interno del loro giornale. La scelta è stata fatta unilateralmente dall’azienda, senza alcun accordo sindacale.
L’Aser (Associazione stampa dell’Emilia –Romagna) e l’Ast (Associazione stampa della Toscana) esprimono grande preoccupazione per le sorti dei giornalisti delle redazioni locali, che l’azienda intende rimpiegare nella lavorazione del quotidiano nazionale, del sito internet e di un settimanale regionale in uscita dopo l’estate poiché ad oggi, e a cronache regionali già chiuse, non risulta esserci un progetto organizzativo per le redazioni locali condiviso con gli organismi sindacali.
E’ apprezzabile ciò che dice il direttore Claudio Sardo nel suo editoriale di ieri che non si intendano recidere le radici con i territori in cui, da sempre, l’Unità è più radicata e si intenda dare ai lettori “prodotti nuovi, ancora più utili, capaci di favorire la partecipazione e l’interazione”. L’ampliamento delle piattaforme su cui fruire l’Unità non giustifica, però, il taglio improvviso delle cronache cartacee, che sono il mezzo su cui la maggior parte dei lettori dell’Unità nelle nostre regioni può leggere il giornale. Basti pensare a quanti centri sociali o sezioni di partito hanno computer da mettere a disposizione degli utenti. Il disconoscere lo status di una grossa fetta dei propri lettori è indice di un atteggiamento miope da parte dell’azienda e irrispettoso nei confronti degli utenti. Riteniamo che un rilancio vero dell’Unità possa passare soltanto attraverso la moltiplicazione delle piattaforme su cui fruirla e dei prodotti allegati e non la sostituzione di essi.
Aser e Ast esprimono anche disappunto perché le scelte della società editrice Nie sono state attuate mentre il tavolo sindacale è ancora aperto e non è ancora stato completato il processo di ricapitalizzazione.
Suonano incoraggianti, infine, le parole del direttore Sardo che, nel suo editoriale, assicura: “Chiederemo ai nostri collaboratori di seguirci in questo percorso, anzi di accendere i riflettori su quella parte di società che non rassegna al declino, all’ingiustizia, alla diseguaglianza crescente”. Auspichiamo, perciò, che la società Nie per prima dia il buon esempio “accendendo i riflettori” sulla condizione dei propri collaboratori storici, che non vengono pagati da ben sette mesi e che ben volentieri continueranno a fornire il proprio contributo al giornale e alle nuove iniziative a patto del giusto riconoscimento del proprio lavoro.

EDITORIA: UNITA', ODG E-R 'GRAVE CHIUSURA BOLOGNA E FIRENZE'
'COME E' GRAVE NON PAGARE 7 MESI DI ARRETRATI AI COLLABORATORI'

''La chiusura delle cronache locali dell'Unità, nella nostra regione e in Toscana, è un fatto grave per la pluralità dell'informazione. Altrettanto grave che la Nie, società editrice, non abbia intenzione di liquidare i sette mesi di arretrati che spettano a tutti i collaboratori del giornale''. Lo scrive l'Ordine dei giornalisti Emilia-Romagna, esprimendo ''solidarietà alle colleghe ed ai colleghi dell'Unità e auspicando che i collaboratori siano retribuiti per il lavoro svolto''.  (BOLOGNA, 2 LUGLIO - ANSA)

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