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Fnsi 06 Dic 2004

L'Unione nazionale cronisti denuncia: "La riforma della giustizia è un giro di vite contro la libera informazione"

L'Unione nazionale cronisti denuncia: "La riforma della giustizia è un giro di vite contro la libera informazione"

L'Unione nazionale cronisti denuncia: "La riforma della giustizia è un giro di vite contro la libera informazione"

RIFORMA DELLA GIUSTIZIA CONTRO L’INFORMAZIONE L’Unione nazionale cronisti italiani denuncia il giro di vite contro l’informazione giudiziaria disposto con la riforma della Giustizia varata mercoledì dal Parlamento. Pena i rigori del Consiglio giudiziario, saranno cucite le bocche dei magistrati che conducono indagini tranne al procuratore della Repubblica cui è affidato il filtro delle notizie e il monopolio dei rapporti con la stampa, in disprezzo del diritto-dovere di cronaca e del segreto professionale dei giornalisti garantito dalla legge e dalla normativa europea. Peraltro, è in agguato dietro l’angolo un ddl dell’on. Mario Landolfi, che propone addirittura l’obbligo di legge per i cronisti di pubblicare tali e quali i comunicati delle Procure. In realtà, dietro la presunta difesa del segreto di indagine, l’ex segreto istruttorio che dovrebbe essere richiesto solo in casi eccezionali, si nascondono intenti censori nulla hanno a che vedere con la tutela delle indagini e dell’indagato. Non da oggi si vuole scoraggiare il cronista a fare il suo mestiere di cacciatore di notizie, si vuole costringerlo a svelare le sue fonti confidenziali di informazione e a spezzare i fili del rapporto fiduciario con le fonti stesse al cui rispetto è tenuto secondo la legge dell’Ordine professionale. Nella sostanza, è una riforma che fa il paio con quella della diffamazione a mezzo stampa contro la quale l’UNCI sta raccogliendo in tutta Italia le firme di protesta dell’intera categoria dei giornalisti.

@fnsisocial

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