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Fnsi 14 Mar 2003

Lunedì 17 manifestazione dei giornalisti a Viale Mazzini aperta a tutti i dipendenti, si lavora per lo sciopero

Lunedì 17 manifestazione dei giornalisti a Viale Mazzini aperta a tutti i dipendenti, si lavora per lo sciopero

Lunedì 17
manifestazione
dei giornalisti
a Viale Mazzini aperta
a tutti i dipendenti,
si lavora per lo sciopero

13 marzo 2003. ANSA - Una manifestazione dei giornalisti e di tutti i dipendenti Rai, lunedì 17 marzo, davanti ai cancelli di Viale Mazzini, per sottolineare ancora una volta ''la gravissima crisi che sta attraversando l'azienda'' e protestare ''contro il tentativo di strangolamento del servizio pubblico''. A promuoverla sono stati oggi i giornalisti riuniti in assemblea davanti ai cancelli della sede Rai di Saxa Rubra. A lanciare la proposta di una manifestazione, unitamente a quella di una giornata di sciopero (per la quale però ci sono da rispettare, una volta arrivati alla proclamazione, i tempi di legge) era stato il segretario dell'Usigrai Roberto Natale. ''Quella che sta attraversando la Rai - aveva premesso Natale nell'introdurre l'assemblea - è una crisi anche aziendale gravissima''. Una crisi, aveva detto, sottolineata dal precipitare degli ascolti: ''Soltanto ieri sera, in prima serata, la Rai ha fatto 21 punti di share in meno rispetto a Mediaset''. Un argomento, ha aggiunto, ''sul quale vorremmo che riflettesse chi in queste ore ha lavorato per far naufragare la presidenza di Paolo Mieli''. Poi le spiegazioni ai colleghi per la convocazione en plein air della assemblea: ''Per la seconda volta la direzione aziendale ha negato i visti d'ingresso per i colleghi delle altre testate, venuti per seguire i lavori della nostra assemblea''. Un divieto ''assurdo'', ha fatto notare il segretario dell'Usigrai, tra l'altro facilmente aggirabile, nell'era delle tecnologie e dei telefonini. Il sindacato però ha voluto ugualmente fare una richiesta ufficiale per i ''passi'' da lasciare per i giornalisti esterni, e così, ''altrettanto ufficiale - ha detto Natale - è arrivato il no dell'Azienda. Per questo oggi quest'assemblea la facciamo fuori''. Dai colleghi, oltre un centinaio provenienti da tutte le testate del servizio pubblico ai quali si aggiungevano rappresentati delle sigle sindacali dei dipendenti Rai, è arrivato subito l'assenso all'ipotesi della manifestazione. E si sono aggiunte proposte di ogni tipo, tra le quali quella di una lettera aperta ai presidenti delle Camere da pubblicare a pagamento su un quotidiano, la richiesta di un incontro con il presidente della Repubblica, l'organizzazione di un sit in al Quirinale, una giornata di sciopero della voce e della firma. Molto sostenuta anche l'ipotesi della giornata di sciopero, nella quale però, è stato sottolineato, ''è giusto cercare di coinvolgere tutti i dipendenti Rai''. A rallentare le procedure comunque, ci sono i termini di legge, che prevede una serie di scadenze e in pratica obbliga a fissare la data a 15 giorni di distanza dall'avvio delle procedure. Di qui l'importanza della manifestazione, organizzata proprio. Per lunedì, è stato fatto notare, ''quando verosimilmente la crisi dei vertici Rai sarà ancora in alto mare''. ''La rinuncia di Mieli era nell'aria - ha spiegato una redattrice - eppure ieri siamo rimasti tutti sbalorditi. La Rai sta morendo. Mieli è stato costretto a rinunciare. Ebbene, rilanciamo noi le richieste del presidente designato e scriviamo una lettera aperta ai presidenti delle Camere''. ''Serve uno scatto organizzativo - ha rilanciato una collega del Tg3 - bisogna arrivare ad una serie di proposte e perché no ad una mobilitazione permanente''. ''Dopo poco piu' di una settimana - ha fatto notare un giornalista del Tg2 - ci troviamo in una situazione ancora piu' drammatica di prima. Tutte le cose che ci siamo detti sono state superate dalla realtà. E' evidente che se questa crisi non si risolve dietro l'angolo c'è il commissariamento dell'Azienda''. Poi, ancora altre proposte. Tra le quali quella, subito rilanciata dall'Usigrai, di una conferenza stampa nella sala della Stampa Estera per spiegare anche ai colleghi stranieri la situazione della Rai. ''Da anni chiediamo che la Rai torni ad essere autonoma e competitiva - ha fatto notare Natale - e questo non abbiamo bisogno di farcelo spiegare dagli altri. Ora chiediamo un vertice per l'Azienda, un vertice che impallidisca come noi davanti ai dati di ascolto e trovi al piu' presto delle contromisure''.

@fnsisocial

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