CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Associazioni 09 Apr 2009

L'Ucsi sull'ipotesi d'accordo Fnsi-Fieg: "Finalmente il contratto, è l'ora della responsabilità"

La Giunta esecutiva dell’Ucsi (Unione cattolica della stampa italiana) esprime apprezzamento per la firma dell’ipotesi di accordo per il contratto nazionale dei giornalisti. Dopo quattro anni di un duro confronto con gli editori, finalmente si è giunti a un rinnovo che rappresenta un traguardo importante per i giornalisti italiani.

La Giunta esecutiva dell’Ucsi (Unione cattolica della stampa italiana) esprime apprezzamento per la firma dell’ipotesi di accordo per il contratto nazionale dei giornalisti. Dopo quattro anni di un duro confronto con gli editori, finalmente si è giunti a un rinnovo che rappresenta un traguardo importante per i giornalisti italiani.

Infatti, si ripropone il contratto nazionale come presidio di garanzia per l’autonomia della professione giornalistica, mantenendo inalterati diritti e doveri, deontologia e tutele sindacali. Con il contratto si rafforza lo spirito di solidarietà che deve legare l’intera categoria, dando risposte alle esigenze - anche economiche - di tutti i giornalisti: dai giovani ai pensionati, dai precari a chi ha più tutele, rafforzando così l’intero sistema degli organismi costruito nei decenni scorsi. I giornalisti cattolici italiani sottolineano la positività del ritorno a una normalità di rapporti sindacali e industriali tra i giornalisti e gli editori, a un confronto costruttivo che solo può garantire di superare una fase economica difficilissima - che colpisce non poco le aziende editoriali - garantire la qualità dei prodotti giornalistici al servizio del bene primario della libertà di informazione - autonoma da poteri e interessi economici e condizionamenti politici - e del diritto dei cittadini a essere correttamente informati. Un contratto difficile, frutto di una trattativa intensa ma durissima, che chiede alla parti alcuni sacrifici necessari per il bene comune, ma che apre al futuro della professione che cambia secondo regole e non lasciato al “far-west” di chi intende destrutturare il giornalismo nel nostro Paese, mettendo a grave rischio la qualità dell’informazione e, in definitiva, la qualità della democrazia. È l’ora della responsabilità, da parte di tutti.

@fnsisocial

Articoli correlati