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Sindacale 02 Ago 2010

L’on. Stracquadanio diffida la Rai dall’occuparsi dei finiani, Roberto Natale: "Essendo anche un giornalista dovrebbe piantarla con atteggiamenti ostili all’informazione"

“Prima ha insultato la collega Claudia Fusani durante la conferenza-stampa dell’on.Verdini. Poi ha rivolto ai giornali di area berlusconiana la vergognosa richiesta di replicare con il Presidente della Camera l’‘ipotesi Boffo’, cioè la bastonatura a mezzo stampa che aveva portato alle dimissioni il Direttore di ‘Avvenire’. Ora l’on. Stracquadanio diffida la Rai dall’occuparsi dei finiani nelle trasmissioni tv, fissa al 2% il tetto degli spazi giornalistici a loro concessi e fa l’elenco dei tg e dei programmi di rete che non devono intervistarli.

“Prima ha insultato la collega Claudia Fusani durante la conferenza-stampa dell’on.Verdini. Poi ha rivolto ai giornali di area berlusconiana la vergognosa richiesta di replicare con il Presidente della Camera l’‘ipotesi Boffo’, cioè la bastonatura a mezzo stampa che aveva portato alle dimissioni il Direttore di ‘Avvenire’. Ora l’on. Stracquadanio diffida la Rai dall’occuparsi dei finiani nelle trasmissioni tv, fissa al 2% il tetto degli spazi giornalistici a loro concessi e fa l’elenco dei tg e dei programmi di rete che non devono intervistarli.

Un comportamento così smaccatamente ostile all’informazione sarebbe inaccettabile anche se praticato da un qualsiasi parlamentare. Ma l’on. Stracquadanio per di più è un giornalista, iscritto all’Ordine della Lombardia. Quella tessera gli impone di rispettare più degli altri il lavoro dei giornalisti e di piantarla con atteggiamenti da mazziere”.

ROBERTO NATALE: "E' MOLTO GRAVE CHE STRACQUADANIO, ISCRITTO ALL'ORDINE DEI GIORNALISTI, INCITI AL PESTAGGIO MEDIATICO"

Roma, 31 luglio - Nell'intervista di oggi, al "Fatto Quotidiano", l'on. Stracquadanio ha l'improntitudine di indicare, come via da seguire per indurre l'on. Fini a lasciare la Presidenza della Camera, quella che chiama "l'ipotesi Boffo": vale a dire una replica del pestaggio mediatico al quale il direttore di "Avvenire" fu sottoposto dalle colonne del "Giornale" fino al punto di dimettersi. E' grave che si indichi come modello una campagna giornalistica per la quale lo stesso Feltri si è scusato con Boffo, pur tardivamente, e che l'Ordine dei Giornalisti della Lombardia (al quale peraltro lo stesso Stracquadanio è iscritto) ha già sanzionato. Oltre a scusarsi con Dino Boffo, sarebbe il caso che il parlamentare del pdl trattasse con maggiore rispetto anche i colleghi del "Giornale", che non meritano di essere considerati violenti esecutori di piani politici altrui.

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