CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Uffici Stampa 30 Ott 2007

L'Inps sospende per cinque giorni senza stipendio i tre componenti del Comitato di Redazione della Direzione generale. Il sindacato ha già avviato un'azione legale Rossi: "Una decisione di inaudita gravità"

Sospensione dal servizio e privazione della retribuzione per cinque giorni ai tre componenti del comitato di redazione della Direzione generale dell’Inps. Questa è l’incredibile ed inaccettabile decisione della Dirigenza dell’istituto di previdenza contro la legittima attività sindacale dei rappresentanti dei giornalisti dell’Ufficio stampa dell’Inps

Sospensione dal servizio e privazione della retribuzione per cinque giorni ai tre componenti del comitato di redazione della Direzione generale dell’Inps. Questa è l’incredibile ed inaccettabile decisione della Dirigenza dell’istituto di previdenza contro la legittima attività sindacale dei rappresentanti dei giornalisti dell’Ufficio stampa dell’Inps

Una lunga e defatigante vertenza che ha visto pervicacemente la dirigenza dell’Istituto di previdenza negare minimi diritti ai rappresentanti dei giornalisti al fine di svolgere la loro attività sindacale riconosciuta dalla Costituzione e da una recente sentenza del Tribunale del lavoro di Roma. Una situazione a dir poco imbarazzante che vede un pubblico istituto negare la validità della legge 150/2000 sugli uffici stampa pubblici e diritti fondamentali così come previsti dallo Statuto dei lavoratori. Della questione inoltre si è occupato anche il Parlamento attraverso quattro interrogazioni parlamentari e da un preciso intervento dell’onorevole Leoluca Orlando in un recente “question time” con il Governo. Il Sindacato dei giornalisti si chiede, a questo punto, quale intervento il governo intenda prendere a difesa dei diritti di tre rappresentanti di lavoratori a cui è già giunta la solidarietà della Rsu e di oltre settecento dipendenti dell’istituto. La Federazione nazionale della stampa, tramite l’Associazione della stampa romana, ricorda infine che ha già avviato un’azione legale contro l’Inps per attività antisindacale. "Una decisione di inaudita gravità. I provvedimenti disciplinari assunti nei confronti dei componenti del Comitato di redazione della Direzione generale dell’Inps (5 giorni di sospensione dal lavoro con relative conseguenze sulla retribuzione) pongono un palese problema di agibilità e democrazia sindacale all’interno di un rilevantissimo istituto pubblico. Il Sindacato dei giornalisti ha già sollecitato l’intervento urgente del governo per porre fine ad una vicenda sulla quale si sono registrate interrogazioni di vari parlamentari di differenti appartenenze politiche. L’iniziativa dell’Inps nei confronti dei colleghi del Cdr si configura anche come un attacco all’attività ispettiva dei parlamentari poiché i provvedimenti disciplinari hanno origine proprio dal fatto che i giornalisti si sono rivolti a membri del Parlamento per richiamare l’attenzione sui comportamenti dei vertici dell’Inps in materia di informazione e comunicazione. Alle istituzioni ed ai ministeri competenti la Fnsi chiede un rapido intervento che censuri tali comportamenti e ponga fine al susseguirsi di atti che hanno dell’incredibile". Giovanni Rossi segretario generale aggiunto e Coordinatore del Dipartimento Uffici stampa della Fnsi

@fnsisocial

Articoli correlati