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Giudiziaria 19 Apr 2007

L'Inpgi: "Illegittimo il veto posto dalla Fieg, ora non esistono più ostacoli all'approvazione delle delibere"

''E' illegittimo che la Fieg, utilizzando in modo improprio il Decreto Legislativo 509/94, abbia tenuto bloccata da luglio 2005 ad oggi la riforma previdenziale dell'Inpgi''.

''E' illegittimo che la Fieg, utilizzando in modo improprio il Decreto Legislativo 509/94, abbia tenuto bloccata da luglio 2005 ad oggi la riforma previdenziale dell'Inpgi''.

(ANSA) 19 APR - Lo sostiene l'Istituto di previdenza dei giornalisti che, in una nota, sintetizza cosi' il parere dato oggi dal Consiglio di Stato sulla vicenda, spiegando inoltre che ''cio' non e' affatto previsto dalla legge, che affida alle Parti sociali un diritto partecipativo, non un indefinito potere di veto in merito alle delibere su contributi e prestazioni degli enti privatizzati, quale e' l'Inpgi''. Al Consiglio di stato si era rivolto il Ministro del lavoro, dopo che lo scorso 28 febbraio l'Inpgi ''aveva deliberato - ricorda l'istituto - rilevando: che il blocco imposto dalla Fieg alla riforma previdenziale dell'Ente era immotivato'' e che ''di conseguenza il Ministero del lavoro era nella condizione prevista dalla legge per rendere esecutiva, dopo quasi due anni di attesa, la riforma stessa''. ''Il parere del Consiglio di stato - sottolinea ancora l'Inpgi - dedica anche particolare e critica attenzione al comportamento tenuto dalla Fieg, la quale dopo aver approvato il 30 giugno 2005 la riforma previdenziale dell'Inpgi ha impedito che essa diventasse operante, rifiutando di esprimere in sede sindacale un parere che i suoi rappresentanti nel CdA dell'Ente avevano reso inequivocabilmente. E con tale atto provocando un danno al futuro patrimonio dell'Inpgi che l'attuario ha calcolato in 20 milioni di euro per ogni anno di ritardo''. Secondo l'istituto ''il parere del Consiglio di stato sottolinea anche che la legge e' monca e lacunosa, e va quindi al piu' presto adeguata prevedendo un termine per l'espressione della determinazione. Nel caso dell'Inpgi tuttavia essendo stata nel frattempo posta in essere dall'Istituto l'intera procedura delineata dal parere del Consiglio di stato (diffida e adozione definitiva della delibera) non esistono piu' ostacoli di natura procedimentale all'approvazione della delibera stessa. Un intervento chiaro, efficacemente e giuridicamente argomentato, che elimina ogni dubbio sulla facolta' del Ministero vigilante di poter intervenire per ripristinare la legalita': al fine di evitare che la legge sia utilizzata come arma di pressione contro un ente previdenziale (l'Inpgi nel caso di specie) inviso per la rigorosa attivita' ispettiva, e contro una categoria (i giornalisti) che lotta da due anni per conquistare il diritto a discutere il rinnovo del proprio contratto''.

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