Il segretario di Stampa romana Paolo Butturini, il segretario di CGIL Riccardo Ferraro, il responsabile del sindacato aziendale di base, i dipendenti Eli Edizioni Living International, il fiduciario e la Redazione della ELI esprimono sgomento per la lettera di annunciato licenziamento del collega Corrado Bonomo, unico fotografo di redazione, in forza al reparto grafico della redazione effettuato in regime di Contratto di Solidarietà al 20%, stipulato, per la seconda volta e per un anno a partire da gennaio 2014, proprio per gestire gli esuberi del reparto ed evitare in tal modo licenziamenti indiscriminati di risorse indispensabili al lavoro editoriale.
Si mettono in guardia, editori e direttori, dall’idea di trasformare, con la logica del terrore psicologico, rapporti di lavoro regolari, come quello a tempo indeterminato di Corrado Bonomo, in collaborazioni esterne mal pagate (o non pagate affatto) e mal garantite, ricordando che negli ultimi sei mesi, tre degli "esuberi" dichiarati nel CDS dei grafici editoriali, hanno lasciato il reparto grafico per scadenza del contratto o dimissioni e che quindi l'azienda sta già usufruendo impropriamente degli ammortizzatori sociali.
Se si ritiene che nessuna di queste misure sia sufficiente a scongiurare lo stato di difficoltà economica dichiarato dall’azienda si invita la direzione a pensare, finalmente, a soluzioni più serie di quelle adottate negli scorsi tre anni, puntando ad una ricapitalizzazione finanziaria o alla ricerca di soci finanziatori dell’impresa.
Le condizioni di incertezza costantemente dichiarate e il cambio, altrettanto costante, di obiettivi e di programmi è il segno evidente della mancanza di un orizzonte sia di breve che di medio-lungo termine che genera solo soluzioni sciagurate come il licenziamento individuale e rischia di compromettere ancora di più la qualità delle riviste, sottoposte ad un continuo impoverimento, nocivo per la tenuta sul mercato, di cui questo annuncio di licenziamento rappresenta un ulteriore inaccettabile capitolo.
I sindacati e i dipendenti tutti chiedono, pertanto, alla direzione di tornare sui propri passi.
In caso contrario verranno avviati tutti i possibili interventi per la verifica dei requisiti e dei presupposti degli ammortizzatori sociali di cui la Società usufruisce affinché questi non si trasformino da strumenti a tutela dell’occupazione in facili finanziamenti, impropri, dell’attività economica dell’azienda.
Si avverte, inoltre, la direzione che verranno intraprese tutte le iniziative sindacali al fine di tutelare l'occupazione e il futuro dell'azienda.