«È importante la libertà di stampa, la sua proprietà di analisi. È il termometro della democrazia del nostro e degli altri Paesi. Dove viene limitata emergono e nascono allarmi su possibili involuzioni autoritarie o un certo fascino del potere forte». Lo ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della cerimonia del Ventaglio al Quirinale.
«Non possiamo non apprezzare le parole usate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel definire il ruolo essenziale della libertà di informazione a garanzia dell’ordinamento democratico e dei processi di inclusione politici, civili e sociali», osservano il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.
«Non a caso – proseguono i vertici del sindacato dei giornalisti – il presidente Mattarella ha anche voluto sottolineare come nei Paesi dove la libera circolazione delle opinioni e delle notizie viene ostacolata, quando non addirittura impedita, le istituzioni democratiche o non esistono o sono pesantemente a rischio».
A margine della cerimonia del Ventaglio, organizzata e promossa con la consueta sensibilità dall’Associazione Stampa Parlamentare, il presidente e il segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana hanno chiesto al capo dello Stato di poterlo incontrare quanto prima per ringraziarlo della sua decisione di insignire del titolo di Cavaliere della Repubblica quattro colleghi minacciati – Federica Angeli, Paolo Borrometi, Michele Albanese e Amalia De Simone – e per sottoporre alla sua attenzione il manifestarsi, in forme sempre diverse, di episodi di aggressioni e minacce nei confronti dei cronisti che con il loro lavoro contrastano mafia, corruzione e malaffare.
Al termine del discorso è stato consegnato al presidente Mattarella il Ventaglio realizzato da Cristina Panarese, vincitrice del concorso indetto dall'Associazione Stampa Parlamentare di concerto con l'Accademia di Belle Arti di Roma.