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Libertà  di stampa, Assostampa Sicilia: «Stop alle querele bavaglio»
Associazioni 01 Dic 2021

Libertà  di stampa, Assostampa Sicilia: «Stop alle querele bavaglio, solidarietà  al direttore di Ragusanews»

Il sindacato regionale interviene dopo l'ennesimo caso di accuse, in questo caso a carico del collega Gabriele Giannone, ritenute insussistenti dal giudice per le indagini preliminari. «Siamo stanchi di leggere di azioni legali temerarie che puntano a intimidire i cronisti», commenta il segretario Roberto Ginex.

«Stop alle querele temerarie che servono soltanto a mettere il bavaglio ai giornalisti e alla libera informazione». Lo chiede la segreteria regionale di Assostampa Sicilia che, in una nota, spiega: «L'ultimo caso si registra a Ragusa, dove era stata intrapresa un'azione legale nei confronti del collega giornalista Gabriele Giannone, il quale aveva scritto articoli su Ragusanews.com, testata che dirige, per fatti attinenti l'epidemia che non erano piaciuti al manager dell'Asp. Accuse, formulate in capi d'imputazione, che sono state ritenute insussistenti da parte del giudice per le indagini preliminari del tribunale».

La segreteria del sindacato regionale esprime solidarietà a Giannone coinvolto, suo malgrado, nella vicenda da cui ha dovuto difendersi con un legale. «I cittadini devono essere informati in modo corretto, completo e plurale e questo è il lavoro che devono fare i giornalisti, i quali non possono lavorare sotto la minaccia di finire accusati per la tracotanza di chi non ha piacere a leggere quello che non gli piace», è il commento del segretario regionale dell'Assostampa, Roberto Ginex.

«Siamo stanchi – prosegue – di leggere di querele temerarie che puntano ad imbavagliare l'informazione libera con l'obiettivo di intimidire i cronisti, per impedire loro il racconto dei fatti. Il ruolo delle stampa non è affatto quello di "megafono" degli amministratori o dei politici di turno, sempre pronti ad evidenziare soltanto quanto più sta a cuore o conviene».

Ginex ricorda poi che «sono ferme in parlamento da anni le proposte di legge di contrasto alle querele temerarie e per intervenire, seppur parzialmente, sulla cancellazione del carcere per il reato di diffamazione a mezzo stampa si è dovuta attendere una sentenza della Corte Costituzionale. Minacce e intimidazioni – rileva – continuano ad essere all'ordine del giorno a dimostrazione che l'attività del giornalista va ostacolata in qualche modo».

Assostampa Sicilia, nel ribadire l'apprezzamento per l'operato del collega che ha svolto con correttezza il suo lavoro, sottolinea «il delicato ruolo che l'informazione è tenuta a svolgere nel contesto sociale» e tuttavia ricorda ai colleghi come «nello svolgimento del fondamentale e complesso compito del fare informazione, i giornalisti abbiano il dovere di rispettare sempre i canoni di mutualità e reciproca solidarietà allorquando vengono ingiustamente coinvolti in attacchi perpetrati contro il diritto all'informazione della collettività».

Per queste ragioni, conclude il segretario regionale, «rinnoviamo l'appello all'unità e alla coesione della categoria per assolvere al meglio e con sempre maggiore efficacia al ruolo a cui i giornalisti sono chiamati».

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