La Fnsi sostiene e sottoscrive l'appello lanciato dal gruppo di giornalisti freelance riuniti in un seminario a Fiesole, organizzato dalla Federazione Europea dei Giornalisti, nel quale hanno richiesto la scarcerazione immediata dei due giornalisti freelance svedesi arrestati dal governo etiope ai primi di luglio e che saranno processati il 18 ottobre con l'accusa di terrorismo. Rischiano 20 anni di prigione secondo la dura legge etiope contro il terrorismo.
I nostri colleghi facevano solo il loro lavoro, hanno detto i freelance europei, cercavano di mandare notizie dalla regione dell'Ogaden, un'area di conflitto dalla quale non arriva quasi nessuna informazione.
La situazione mostra chiaramente il problema che si trovano ad affrontare molti freelance. Vanno a fare reportage in zone a rischio, poiché i giornalisti a tempo pieno non vengono più inviati a coprire queste zone come in passato.
Il bisogno di un sostegno da parte degli editori ai freelance che coprono queste situazioni sta diventando sempre più evidente e quanto successo ai nostri colleghi svedesi ne è l'esempio. C'è una campagna in Svezia per raccogliere fondi per coprire le spese legali dei colleghi svedesi.
Chiediamo che i datori di lavoro e i proprietari dei media si assumano le loro responsabilità e assicurino i freelance che corrono rischi e danni e che diano loro pieno sostegno quando si trovano in situazioni difficili a causa del loro lavoro.
Chiediamo che al governo svedese di mettere in campo ogni possibile sforzo per una cooperazione internazionale che aiuti a liberare i cittadini svedesi e giornalisti freelance Martin Schibbye and Johan Persson.
Chiediamo l'immediata scarcerazione dei nostri colleghi!