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Sindacale 12 Feb 2009

Lettera della Cgil all’Agcom: “Verificare la presenza in Tv delle forze sociali” Roberto Natale: “Giusto il rilievo sollevato, non solo la politica deve essere monitorata” Appelli da associazioni e sindacati

Verificare la presenza delle diverse organizzazioni sociali nell'informazione televisiva, utilizzando lo stesso monitoraggio già in uso per le forze politiche: è la richiesta che la Cgil avanza all'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, alla luce dell'''evidente squilibrio'' fra i diversi attori sociali.

Verificare la presenza delle diverse organizzazioni sociali nell'informazione televisiva, utilizzando lo stesso monitoraggio già in uso per le forze politiche: è la richiesta che la Cgil avanza all'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, alla luce dell'''evidente squilibrio'' fra i diversi attori sociali.

''Non intendiamo - spiega il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, in una lettera inviata al presidente dell'Agcom, Corrado Calabrò, e ai componenti dell'organismo di garanzia - intervenire su quanto peraltro già previsto nel Testo Unico della radiotelevisione dal punto di vista dei compiti di verifica dell'Autorità sul servizio pubblico o della effettività del diritto di rettifica sul quale ci riserviamo successive iniziative, ma avanzare una precisa richiesta relativa alla verifica della presenza nell'informazione televisiva delle diverse organizzazioni sociali, utilizzando lo stesso monitoraggio già in uso per le forze politiche che proponiamo sia rilevato e reso pubblico nelle prossime settimane a cura dell'Autorità''. ''Questa richiesta - sottolinea Fammoni - parte dalla nostra valutazione di un evidente squilibrio della presenza dei diversi attori sociali e fra i diversi attori sociali. Naturalmente un dato quantitativo non risolve di per sé problemi di obiettività, completezza, lealtà e imparzialità dell'informazione prima richiamati e che abbiamo come Cgil più volte denunciato, ma rappresenterebbe un punto di riferimento certo e importante anche per un necessario riequilibrio''. (ANSA) Il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Roberto Natale, ha dichiarato: “Mi pare particolarmente calzante il rilievo fatto dal segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, al presidente dell’Agcom in relazione ad una verifica della presenza delle forze sociali nelle emittenti televisive. Una corretta informazione, infatti, non può prescindere da una presenza di tematiche e valori espressione di milioni di lavoratori e di cittadini. Siamo anche noi convinti che il metro che le tv utilizzano per la presenza della politica debba essere valutato anche per i sindacati e per le forze sociali. Questioni come la crisi economica, lo stato sociale, i grandi temi sull’etica e sulla sicurezza non ci sembra giusto che siano di solo appannaggio della politica. La parola deve essere offerta anche a chi rappresenta milioni e milioni di persone in carne ed ossa e che ha un rapporto quotidiano con i problemi della gente come le grandi, e meno grandi, confederazioni sindacali dei lavoratori e, più in generale, il complesso delle forze sociali”. TV: ARTICOLO21, MONITORARE PRESENZE NON SOLO POLITICHE MA ANCHE SOCIALI 'ISTITUIRE OSSERVATORIO COME CHIESTO DA CGIL A AGCOM' L'associazione Articolo21 sottoscrive la richiesta, presentata all'Agcom da Fulvio Fammoni della segreteria nazionale della Cgil, in cui si chiede all'Autority di monitorare non solo i dati relativi al pluralismo politico in tv, ma anche quelli relativi al pluralismo dei soggetti sociali. "Sarebbe ora e tempo che venisse finalmente istituito un osservatorio capace di rilevare non solo le presenze politiche, ma anche l'agenda tematica e le diverse presenze sociali, sindacali e persino religiose", spiega l'associazione. Dai dati in possesso di Articolo21, si ricava "una progressiva e crescente espulsione dal video dei temi relativi alla questione sociale, alla povertà, alle vite precarie , alla sicurezza collettiva. A questa espulsione si accompagna anche la riduzione dei tempi e delle presenze delle organizzazioni che si occupano di questi temi. La commissione parlamentare di Vigilanza aveva votato all'unanimità un atto di indirizzo presentato dal radicale Marco Beltrandi che sollecitava l'istituzione di un simile osservatorio -ricorda- Da allora, non è accaduto nulla". (ADNKRONOS) TV: DA FNSI A ARCI, UN OSSERVATORIO SU COMUNICAZIONE SOCIALE All'indomani della lettera inviata dal segretario confederale della Cgil Fulvio Fammoni all'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni affinché monitori anche il pluralismo tra le forze sociali in tv, RadioArticolo1 ha realizzato uno speciale con i rappresentanti di diverse associazioni, come Vittorio Cogliati (Legambiente), Andrea Olivero (Acli), Roberto Natale (Federazione della stampa), Paolo Beni (Arci) e Giuseppe Giulietti (Articolo 21). Per Cogliati, è ''necessario dar voce a più soggetti sociali'', in quanto ''un'informazione in cui trova spazio solo ' il teatrino della politica crea il rischio che una tale sovraesposizione spenga l'interesse delle persone ad informarsi''. Anche Olivero è convinto che ''il tema della comunicazione sia ' decisivo per il terzo settore'' e ha invitato il Garante a ''monitorare la presenza delle forze sociali e promuovere la cultura della solidarietà contro l'individualismo e il ' razzismo imperanti''. Per il presidente nazionale dell'Arci Paolo Beni ''il diritto dei cittadini ad informare e ad essere informati è gravemente compromesso nel nostro paese: i soggetti sociali sono sistematicamente esclusi dai media, tanto che il mondo del lavoro è pressoché invisibile, e con esso tutto l'universo della società civile, del volontariato e dell'associazionismo''. (ANSA)

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