CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Fnsi 16 Dic 2003

Legge Gasparri, Serventi Longhi: "Berlusconi ascolti Ciampi. Non accetteremo provvedimenti che si configurerebbero come un vero colpo di Stato". Siddi: “ Va respinto ogni tentativo di ricatto sull’occupazione dei giornalisti”

Legge Gasparri, Serventi Longhi: "Berlusconi ascolti Ciampi. Non accetteremo provvedimenti che si configurerebbero come un vero colpo di Stato". Siddi: “ Va respinto ogni tentativo di ricatto sull’occupazione dei giornalisti”

Legge Gasparri, Serventi Longhi: "Berlusconi ascolti Ciampi. Non accetteremo provvedimenti che si configurerebbero come un vero colpo di Stato". Siddi: “ Va respinto ogni tentativo di ricatto sull’occupazione dei giornalisti”

Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, introducendo i lavori del Consiglio Nazionale della Fnsi, ha affermato tra l’altro: “C’è decreto e decreto. Se la maggioranza di Governo pensa di ritoccare la Gasparri raccogliendo parte delle indicazioni del Capo dello Stato, magari quelle meno significative, motivando il decreto stesso con la necessità di salvare Retequattro e Rai 3, sbaglia di grosso e prende in giro il Presidente della Repubblica e tutti gli italiani. Sono fermamente contrario ad una modifica finta della Gasparri con un decreto del Presidente del Consiglio per poi, successivamente, riapprovare tutta la legge con calma nei prossimi mesi confermando l’impianto illiberale e anticostituzionale della legge. Altra cosa è ricercare una soluzione temporanea che risponda all’esigenza di tutelare tutti i posti di lavoro. Non so quale soluzione sia possibile, se una proroga o un altro provvedimento urgente. So però che le indicazioni del Capo dello Stato vanno integralmente raccolte e devono costituire il centro di una nuova legge profondamente diversa dalla Gasparri e frutto di un articolato confronto parlamentare. So anche che l’intero sindacato dei giornalisti è totalmente d’accordo con quanto è contenuto in una nota del coordinamento nazionale dei giornalisti Mediaset e che si conclude con queste parole: “il coordinamento diffida l’azienda, il Governo e il Parlamento dall’utilizzare tutti coloro che lavorano per Retequattro come ostaggi o strumento di ricatto politico”. Parole chiare che vanno anche indirizzate a tutti coloro, compreso il direttore Generale della Rai, che insistono bluffando in questo ignobile ricatto”. Il Segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “La Fnsi ha sempre difeso il pluralismo dell’informazione di cui fanno parte sia il Tg3 e le rubriche giornalistiche di Rai Tg3 sia il Tg4 e le rubriche di Rete 4 Mediaset. Per tanto – ha rilevato Serventi- riteniamo possibile sostenere un provvedimento urgente che consenta a tutte le reti e le testate di Rai e Mediaset di continuare a trasmettere come ora. La Fnsi, che si muove d’intesa con l’Usigrai ed il coordinamento del Cdr del gruppo Mediaset, rivendica la fissazione di limiti contro le concentrazioni e difende il pluralismo ed il lavoro di tutti i colleghi. Ogni resistenza a garantire il futuro di Rai 3 e Rete 4 avrebbe il tenore di un inaccettabile ricatto nei confronti del Capo dello Stato e del Parlamento”. ''E' una serata importante ma non ci fermiamo qui. Berlusconi ha detto che non leggera' le osservazioni fatte dal presidente della Repubblica sulla legge Gasparri. Il presidente del Consiglio deve ascoltare Ciampi e i cittadini devono rivendicare una corretta dialettica istituzionale''. Lo ha detto il segretario della Federazione nazionale della stampa italiana, Paolo Serventi Longhi, alla manifestazione dei girotondini al Pantheon dopo il rinvio alle Camere della legge Gasparri. Il segretario del sindacato dei giornalisti ha letto parte dei comunicati emessi oggi dall'Usigrai e dall'assemblea dei giornalisti Mediaset. Quest'ultimo ''diffida Governo e Parlamento - ha sottolineato Serventi Longhi - da utilizzare chi lavora per Retequattro e Mediaset come ostaggio per manovre politiche''. Il segretario della Fnsi ha puntato il dito contro ''il ricatto del direttore generale della Rai, Flavio Cattaneo, che parla di rischio licenziamenti per Raitre''. Sulle prossime mosse del Governo Serventi Longhi ha detto: ''Non accetteremo provvedimenti che si configurerebbero come un vero colpo di Stato''. (ANSA). Siddi: “ Va respinto ogni tentativo di ricatto sull’occupazione dei giornalisti” “Sono assolutamente fuori luogo, improponibili, i ricatti occupazionali che vengono ipotizzati in queste ore da alcuni settori imprenditoriali e della politica per banalizzare e ignorare i rilievi del Capo dello Stato alla Legge Gasparri rinviata al Parlamento. La questione posta resta quella del pluralismo e delle sue garanzie, non di dichiarare impraticabile il campo delle regole. Vale per quanto affermato oggi dal Direttore della Rai Cattaneo, vale per Mediaset”. Lo ha detto Franco Siddi, Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, intervenendo oggi a chiusura della Conferenza dei comitati di Redazione. “Non sta né in cielo né in terra che la Rai sia costretta a ristrutturazioni e licenziamenti se una rete resta senza pubblicità. E’ impensabile come una grande azienda quale questa non sappia ricollocare le sue risorse ed essere competitiva sul terreno della pubblicità nelle altre reti, per utilizzare correttamente queste entrate e quelle del canone facendo servizio pubblico e sviluppando, non tagliando, l’occupazione. Il Direttore Cattaneo invece oggi con la sua incredibile uscita pare pensare più che altro ai bisogni di una parte politica. Una scivolata inusuale per lui. Quanto a Mediaset e a Rete 4, è chiaro a tutti che si tratta di una realtà significativa del mondo dell’informazione. La tv di Emilio Fede è una delle espressioni del pluralismo. Deve poter vivere accanto ad altri soggetti con pari dignità. Il Capo dello Stato ha ricordato questioni che non possono essere scambiate nella maniera più assoluta come atti di licenziamento. Un’operazione di questo genere è illecita. Il sindacato tutelerà certamente tutti i posti di lavoro e le voci plurali. Lo farà sicuramente continuando ad invocare un assetto equilibrato e di sistema, per il pluralismo e lo sviluppo delle imprese (non di una e basta). Il legislatore ha il compito, perciò di rispondere coerentemente al Capo dello Stato, e di ricercare la strada delle garanzie per tutti e per tutte le stagioni senza scorciatoie, con gli strumenti e secondo i principi appropriati della Costituzione”.

@fnsisocial

Articoli correlati