Legge Gasparri: Rocard (PE) "essenziale
per l'Europa libertà
e pluralismo dell'informazione"
Ricevuto il Comitato italiano a Bruxelles
Bruxelles, 30 Settembre 2003 La legge Gasparri non risponde alle normative europee in materia di concentrazione dei media e delle risorse e in materia di distribuzione delle frequenze. E questo non puo non essere motivo di preoccupazione del Parlamento europeo che già più volte si è pronunciato, chiamando l'Italia al rispetto della libertà di espressione e di opinione, a superare l'attuale situazione di concentrazione di potere mediatico nelle mani del Presidente del Consiglio italiano, anche adottando una normativa sul conflitto di interesse. L'eventuale approvazione della legge determinerebbe contrasti forti anche con la Carta dei diritti fondamentali dell'UE, e con la futura Costituzione europea. Questa denuncia è stata prospettata ieri sera da una delegazione del Comitato promotore dell'appello "per la libertà e il diritto all'informazione" al Presidente della Commissione Cultura del Parlamento europeo, Michel Rocard. La delegazione, composta da Ermanno Anselmi, Fulvio Fammoni, Carlo Salvicchi, Franco Siddi, nel ringraziare il Presidente Rocard per la tempestività con cui l'incontro si è svolto, ha rilevato come questo dimostri una sensibilità al problema e una disponibilità al dialogo delle istituzioni europee. Disponibilità non riscontrata nella maggioranza di governo italiana che ha negato le audizioni nelle competenti commissioni parlamentari. Rocard ha sottolineato che l'UE considera fondamentale un sistema di regole capace di assicurare la libertà e un reale pluralismo dell'informazione e di impedire concentrazioni monopolistiche nel settore dei media. Per questo Rocard, manifestando grande attenzione e rispetto per le informazioni ricevute, ha assicurato un ulteriore approfondimento in sede istituzionale, anche alla luce della recente decisione della commissione per le libertà pubbliche del Parlamento europeo. Michel Rocard sarà a Firenze giovedi 2 ottobre al Consiglio informale dei Ministri Educazione e Cultura dell'UE.