La Federazione Nazionale della stampa ha deciso di aderire alla mobilitazione/appello contro la legge bavaglio ungherese, lanciata da Articolo 21. ''La nuova legge sui mass media in Ungheria che limita in modo pesante la libertà di stampa e introduce forme di censura - afferma il segretario Fnsi Franco Siddi - è motivo di preoccupazione e protesta di tutti i giornalisti italiani e del loro Sindacato internazionale. Se non cambieranno le cose - prosegue - le nostre organizzazioni non solo intensificheranno la cooperazione con i colleghi europei, e ungheresi in particolare, perché l'Unione Europea dichiari la legge bavaglio entrata in vigore il 1 gennaio''.
"È chiaro a tutti -continua il segretario Fnsi- che la nuova legge ungherese è incompatibile con la libera circolazione delle notizie, delle idee e delle diverse opinioni che hanno diritto di cittadinanza e che sono la condizione attraverso la quale si identificano i Paesi democratici. La nostra solidarietà ai colleghi ungheresi - dichiara - è totale e si unisce, in questa fase, allo sconcerto per una legge cosi brutalmente contraria alla carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, promulgata, peraltro, proprio nei giorni in cui l'Ungheria assume la presidenza dell'Unione''.
Franco Siddi conclude affermando che: ''La Fnsi è pronta a supportare i colleghi ungheresi, se sarà necessario, anche alla Corte di Giustizia europea. Nello stesso tempo sostiene tutte le iniziative sovranazionali messe in campo dalla Federazione Europea dei Giornalisti (Efj) e Mondiale (Ifj)''. (ADNKRONOS)
IL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA ITALIANA, ROBERTO NATALE, HA DICHIARATO:
“Siamo seriamente preoccupati della situazione dell’informazione in Ungheria. La legge bavaglio voluta dal governo di Vicktor Orban, attuale presidente di turno della Ue, sta mettendo a dura prova i giornalisti del paese magiaro e tutti i colleghi europei. Per questo motivo, anche in relazione all’iniziativa avviata da Articolo21 e sottoscritta da Ordine nazionale e Fnsi, ho inviato una lettera al Comitato direttivo della Federazione europea dei giornalisti affinché nella prossima riunione a Bruxelles si valuti la possibilità di organizzare una manifestazione a Budapest con delegazioni di giornalisti provenienti da tutti i Paesi europei sotto la sede della neonata Autorità di censura. Ho anche chiesto di tenere il prossimo meeting annuale dell’Efj proprio in terra ungherese. La libertà di stampa non è un problema di un solo Paese”.
UNGHERIA: IACOPINO (ODG), MANIFESTAZIONE A BUDAPEST PER IL DIRITTO ALLA VERITA'
Il Presidente dell'Ordine dei Giornalisti italiani Enzo Iacopino, aderisce all'appello lanciato da Articolo 21 contro la legge bavaglio all'informazione in vigore dal primo gennaio in Ungheria. ''Le parole possono non bastare, ormai - afferma Enzo Iacopinio - è necessario fare di più. Ad esempio, organizzando a Budapest una manifestazione contro chi vuole rubare ai cittadini il diritto alla verità. Sarebbe bellissimo - afferma
Iacopiano - vedere giornalisti di tutt'Europa circondare con una pacifica catena umana la sede dell'autorità di controllo''. (ADNKRONOS)
CONTRO LA LEGGE BAVAGLIO UNGHERESE. APPELLO E PROPOSTA: "I GIORNALISTI EUROPEI A BUDAPEST".
Siamo contro ogni bavaglio, in Italia e in Ungheria. Per queste ragioni, da oggi, sul sito di Articolo 21, sarà possibile firmare la petizione lanciata dal quotidiano Népszabadsàg e da alcuni quotidiani e colleghi ungheresi che diventano (come ha puntualmente riferito questa mattina Repubblica con un reportage di Andrea Tarquini) punti di riferimento di quanti in Ungheria e non solo si stanno battendo contro una legge che rischia di determinare un pericoloso contagio. Tanto più che il premier di turno dell’Unione europea è proprio l’ungherese Viktor Orban.
Chiederemo a tutti gli europarlamentari di sollevare la questione in tutte le possibili sedi internazionali, per chiedere al presidente di turno di togliere questo bavaglio. Chiediamo a tutti gli italiani, alle associazioni per la libertà di espressione di manifestare il proprio dissenso sottoscrivendo questo appello, e facendolo come se questa legge fosse stata fatta a casa nostra I legali di articolo 21 si mettono a disposizione dei colleghi ungheresi, pronti a lavorare ad un esposto europeo da presentare il prima possibile nelle sedi competenti.
Giuseppe Giulietti (Portavoce Articolo 21), Barbara Scaramucci, Tiziana Ferrario, Enzo Iacopino (Presidente Ordine dei Giornalisti), Franco Siddi (Segretario FNSI), Roberto Natale (Presidente FNSI), Andrea Camporese (Presidente Inpgi), Carlo Verna (Segretario UsigRai) Ottavia Piccolo, Arianna Ciccone (Valigia Blu), Shukri Said (Associazione Migrare), Daniele Cerrato (Presidente Casagit), Paolo Butturini (Segretario Stampa Romana), Tana De Zulueta, Roberto Mastroianni, Domenico d'Amati, Federico Orlando (Presidente Articolo 21), Corradino Mineo, Tommaso Fulfaro (Segretario Articolo 21), Claudio Rossoni, Vincenzo Vita, Gianni Rossi, Paolo Digiannantonio, Santo Della Volpe, Giorgio Santelli, Stefano Corradino (direttore Articolo 21), Michele Cervo. (di ARTICOLO21)
FIRMA L'APPELLO A DIFESA DELLA LIBERTA' DI STAMPA IN UNGHERIA