Le sberle di Montezemolo finiscono sui giornali svedesi che criticano il silenzio stampa italiano
Quasi da non crederci. Notizia e foto delle sberle di Montezemolo, quasi totalmente "silenziate" dai media italiani, sono state pubblicate in Svezia nientemeno che sulla rivista degli editori, con un titolo che già da solo la dice lunga: "Niente eco alle botte", rafforzato da un sommario ancora più esplicito:"Scandalo? No, in Italia i grandi quotidiani non hanno pensato che valesse la pena parlarne". La rivista è il bisettimanale "Pressens Tidning" (17 mila copie vendute) stampato a Stoccolma, organo ufficiale dell'associazione svedese editori giornali "Tidnings Utgivarna", un'aggregazione tipo Fieg che raggruppa gli editori di circa duecento testate. L'articolo è di Kristina Wallin, giornalista scandinava che si occupa dell'Italia per svariate testate svedesi. La collega, oltre a dare la notizia, fa una rapida inchiesta cercando di capire il perché dei troppi silenzi e dei gravi imbarazzi. "L'agenzia Ansa - scrive Kristina Wallin - ha pubblicato alcune righe sull'accaduto, ma soltanto dopo che Claudio Cuffaro aveva sporto denuncia contro Montezemolo". La collega informa poi che anche questa notizia è stata ignorata dai più, riferendo di averne chiesto spiegazione in particolare ai due maggiori quotidiani italiani: Corriere della Sera e Repubblica. Al Corriere - scrive la collega - non le hanno voluto rispondere. Più loquaci invece a Repubblica. " Non sapevamo che era successo" spiega di essersi sentita dire dalla segreteria di redazione. "Ma quando vengono a sapere che l'Ansa in realtà aveva diramato una notizia, cambiano opinione", specifica la Wallin, riportando poi la nuova versione della risposta di Repubblica : "Semplicemente non era abbastanza interessante. E poi non potevamo pubblicare una notizia che gli altri avevano già dato, anche se in poche righe". "Neanche il quotidiano colpito, "Il Tirreno" ( quello per cui lavora Cuffaro,ndr), ha pubblicato quello che è successo - continua la Wallin – La redazione locale non vuole parlare del perché, ma fa capire che hanno avuto uno stop dalla redazione centrale. Lì invece rimandano alla redazione locale che, secondo loro, ha invece operato in completa indipendenza". Una "patata bollente" anche per le tv - segnala l'articolo - visto che l'unica a darne notizia, con tanto di foto, è stata "Italia 1", una delle emittenti di Berlusconi, nel notiziario "Studio Aperto". La rivista riprende anche un passaggio ( "è assolutamente necessario che almeno quelli che operano nel settore dell'informazione rispettino i giornalisti che fanno il loro lavoro" ) della dichiarazione rilasciata dal segretario Fnsi, Paolo Serventi Longhi, dopo le sberle di Montezemolo. Dopo aver nuovamente sottolineato il totale silenzio dei media italiani, l'organo ufficiale degli editori svedesi conclude, dando la sensazione di un profondo stupore, informando i suoi lettori che "dagli editori Fieg non sono arrivati né commenti, né scuse". Amedeo Vergani presidente Gsgiv dell'Alg