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Fnsi 11 Nov 2004

Le polemiche sul pluralismo tornano a dividere il vertice Rai

Le polemiche sul pluralismo tornano a dividere il vertice Rai

Le polemiche sul pluralismo tornano a dividere il vertice Rai

Le polemiche sul pluralismo tornano a dividere il vertice Rai. Una conferma in più del fatto che il servizio pubblico non può continuare ad essere affidato ad un vertice privo della piena rappresentatività, tanto più in un passaggio delicato come quello che la Rai sta affrontando. Fingere di non vedere la carenza di pluralismo non serve. Così come è miope il tentativo di azzerare il dibattito sulle ragioni della privatizzazione Rai o di ridurlo a semplice discussione fra gli analisti finanziari. È un dibattito che attraversa anche i partiti di governo (che con tutta evidenza hanno opinioni diverse sull’ingresso in Borsa), e che contrappone una parte del Consiglio di Amministrazione al Direttore generale. La discussione sui compiti del servizio pubblico viene prima di ogni decisione sulla struttura societaria che dovrà avere la Rai. Ci sono domande che non possono essere aggirate: sulle dimensioni future dell’azienda, sulla compatibilità fra il canone e gli utili di eventuali privati, sui poteri di intervento di questi azionisti. Sono questioni fondamentali, che il sindacato dei giornalisti chiede di porre all’attenzione delle commissioni parlamentari che nelle prossime settimane ascolteranno esponenti del governo e del vertice Rai. La missione del servizio pubblico è una grande questione sociale e culturale, non solo un problema di bilancio. La discussione va rimessa sui binari giusti: dando alla politica il compito di scegliere gli indirizzi di fondo sul servizio pubblico, e dando alla Rai un nuovo Consiglio di Amministrazione.

@fnsisocial

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