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Editoria 07 Mag 2008

Le Monde ancora in sciopero, oggi nuova assemblea

Sempre più dura si annuncia la vertenza al quotidiano Le Monde, non uscito ieri per la terza volta in un mese, per la protesta dei giornalisti che contestano un piano di ristrutturazione che prevede la soppressione di 129 posti di lavoro.

Sempre più dura si annuncia la vertenza al quotidiano Le Monde, non uscito ieri per la terza volta in un mese, per la protesta dei giornalisti che contestano un piano di ristrutturazione che prevede la soppressione di 129 posti di lavoro.

Per questa mattina è stata convocata una nuova assemblea generale dei dipendenti del gruppo nel corso della quale verrà organizzato un voto ''per uno sciopero ultimatum il 13 maggio''. ''È un ultimatum alla direzione, per avvertirla che se non cambia ci sarà uno sciopero, probabilmente ad oltranza'', ha detto Christiane Chombeau, del Sindacato nazionale dei giornalisti. Il piano di ristrutturazione del gruppo editoriale prevede, accanto alla soppressione di 129 posti di lavoro, la cessione di testate del polo riviste del gruppo ritenute ''deficitarie o non strategiche'', come 'Fleurus Presse' (stampa giovani), 'Les Cahiers du Cinema', il mensile 'Danser' e la rete di librerie 'La Procure'. Nel 2007 il gruppo ha perso 20 milioni di euro, che hanno fatto arrivare a 150 milioni di euro l' indebitamento complessivo. Il gruppo conta in totale 1.600 dipendenti. Il quotidiano Le Monde ha avuto nel 2007 una diffusione in aumento dell'1,47%, con 316.851 copie vendute. Il piano contiene un serie di misure che puntano a ristabilire l'equilibrio del quotidiano e dei suoi supplementi nel 2010. Ieri i dipendenti de Le Monde hanno anche organizzato un sit-in per protestare contro le dichiarazioni del presidente del Comitato di sorveglianza del giornale, Louis Schweitzer, secondo il quale ''l'indipendenza de Le Monde è minacciata se il giornale resta deficitario''. (ANSA)

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