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Rai 18 Ott 2014

“Pronti a discutere riforma più radicale di quella del dg”

Siamo pronti alla grande sfida del cambiamento. La chiediamo da tempo. Vogliamo una riforma, ma riteniamo imprescindibile che parta dal prodotto e dalla sua fruizione, in un quadro chiaro di risorse, con la garanzia dei livelli occupazionali, e con una governance totalmente svincolata da ogni controllo dei partiti e dei governi. Per questo obiettivo siamo pronti in tempi rapidi a discutere di una riforma anche più coraggiosa, anche più radicale di quella proposta dal dg Gubitosi.

Siamo pronti alla grande sfida del cambiamento. La chiediamo da tempo. Vogliamo una riforma, ma riteniamo imprescindibile che parta dal prodotto e dalla sua fruizione, in un quadro chiaro di risorse, con la garanzia dei livelli occupazionali, e con una governance totalmente svincolata da ogni controllo dei partiti e dei governi. Per questo obiettivo siamo pronti in tempi rapidi a discutere di una riforma anche più coraggiosa, anche più radicale di quella proposta dal dg Gubitosi.

La politica può giocare un ruolo alto sul campo del Servizio Pubblico: il governo e il parlamento mostrino il nostro stesso coraggio e il nostro stesso impegno, riformando la governance della Rai prima della scadenza del Consiglio di Amministrazione in carica.
Questa la volontà espressa dall'Assemblea dei Cdr della Rai riunita per due giorni ad Assisi.
Una riforma calata dall'alto, come il progetto "15 dicembre" presentato dal Direttore Generale all'Usigrai, se si dovesse rivelare un prendere o lasciare, non sarebbe accettabile.
La riforma deve coinvolgere tutti i giornalisti Rai nella creazione di un progetto editoriale condiviso che si faccia forte delle specificità e delle identità, per garantire il pluralismo del Servizio Pubblico, il radicamento sul territorio non ridotto a meri uffici di corrispondenza.
Le nostre professionalità devono esprimersi nel modo migliore nei tg come nei programmi di approfondimento delle reti. La titolarità dell'informazione nelle reti deve essere affidata esclusivamente alle risorse giornalistiche interne.
Siamo affezionati ad una pratica di Servizio Pubblico che produca informazione corretta e pluralista, approfondimenti, innovazione tecnologica, che faccia del web un nuovo alfabeto e una nuova dimensione dell'offerta di una moderna media company.
In questo contesto l'azienda deve imporre ai suoi direttori come stella polare la meritocrazia, garantire il migliore uso delle risorse professionali e deve essere applicato il concetto di responsabilità civile dei dirigenti. Al sindacato spetta il compito tutelare la qualità del prodotto di fronte agli utenti del Servizio Pubblico.
Non accettiamo una discussione che abbia come obiettivo principale il taglio lineare dei costi, a discapito del servizio reso ai cittadini.
L'Assemblea dei CdR della Rai rinnova la fiducia al Segretario e all'Esecutivo Usigrai impegnati nel tavolo della trattativa, chiedendo di mettere in campo tutti gli strumenti della dialettica e, in caso di mancato accordo, tutte le forma possibili di lotta sindacale. 18 ottobre 2014
Approvato all'unanimità

 

RAI: ASSEMBLEA CDR, SOLIDARIETÀ A COLLEGHI GR PER SCIOPERO

L'Assemblea dei Cdr e dei fiduciari della Rai, che si è riunita per due giorni ad Assisi, esprime "solidarietà alle colleghe e ai colleghi del Giornale Radio in vista dello sciopero da loro proclamato per il prossimo 3 novembre ed attuato contro i tagli di alcune edizioni di Gr2, Gr3 e GrParlamento".
L'assemblea, in un documento approvato all'unanimità, si impegna "a sostenere la protesta dei colleghi, nel giorno dello sciopero, attraverso la lettura di comunicati nel corso delle edizioni principali delle diverse testate". (ROMA, 17 OTTOBRE - ANSA)

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