La Fnsi ha ospitato questa mattina la presentazione dell’Associazione “Giornalisti amici di padre Dall’Oglio”, il missionario gesuita rapito in Siria quasi due anni fa. “Un modo per tenere viva l’attenzione dei media sulla vicenda di padre Paolo – hanno detto gli organizzatori – con l’obiettivo di illuminare tutte le periferie del mondo”.
È stata presentata questa mattina nella sede della
Federazione nazionale della stampa l’associazione “Giornalisti amici di padre
Dall’Oglio”, una iniziativa che – a quasi due anni dal rapimento in Siria del
missionario gesuita – vuole puntare e tenere accesi i riflettori dei media
sulle sorti di padre Paolo, sulla situazione difficile che vive oggi il Paese
mediorientale, attraversato da guerre e conflitti dei quali si parla sempre
meno sui mezzi di comunicazione mainstream, e sulle vicende dei tanti, troppi
rapiti in zone di guerra.
Oltre al segretario della Fnsi, Raffaele Lorusso, sono intervenuti Riccardo
Cristiano, promotore dell’iniziativa e tra i fondatori dell’associazione,
Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21, Vittorio Di Trapani, segretario
dell’Usigrai, padre Giovanni Lamanna, Rettore dell'Istituto M. Massimo di Roma
e membro della Commissione asilo politico di Roma, padre Luciano Larivera, scrittore
de 'La Civiltà Cattolica', Amedeo Ricucci, inviato di guerra della Rai, Michele
Zanzucchi, direttore di ‘Cittanuova.it’.
All’incontro erano presenti, oltre a giornalisti e curiosi, anche i familiari
di padre Dall’Oglio, la redazione di ‘Popoli’, il mensile internazionale dei
gesuiti italiani con cui il missionario collaborava, il presidente di Casagit,
Daniele Cerrato, i rappresentati di alcune associazioni culturali attive sui
temi dei diritti civili e dell’informazione.
“Il senso di questa associazione si può racchiudere in un messaggio – ha detto
Cristiano – rivolto non a chi ha rapito padre Paolo, ma a noi che siamo qui e a
tutti i colleghi giornalisti: si può sequestrare un uomo, ma non la sua
testimonianza di fede, di impegno spirituale, culturale e politico”.
“È importante che l’informazione si sforzi di illuminare le periferie del mondo
e dare voce e luce a quanti non ne hanno pur combattendo ogni giorno e in ogni
dove importanti battaglie”, è stato il commento del segretario Lorusso, che nel
suo saluto ha voluto anche ricordare il presidente della Fnsi Santo Della
Volpe.
“Ed è importante che ad ospitare questa iniziativa sia la Federazione della
Stampa, che è la casa dei giornalisti italiani”, ha poi detto Lorusso, che ha
concluso: “Speriamo di poter presto riabbracciare padre Paolo”.