Giornalisti e poligrafici del “Giornale dell'Umbria” ancora in sciopero, anche se nel frattempo l’azienda ha dato formale comunicazione di aver avviato le procedure di messa in liquidazione della società editrice. Il 21 gennaio il liquidatore assumerà l’incarico e poi si aspetterà da parte sua una solerte (auspicano i dipendenti) convocazione dei rappresentanti sindacali per parlare di stipendi arretrati e ammortizzatori sociali.
Il “Giornale dell’Umbria” va in liquidazione. Lo ha
comunicato l’azienda ai rappresentati di Assostampa, Cgil e Slc Cgil regionali,
Cdr e personale giornalistico e poligrafico nel corso dell’assemblea del 18
gennaio. In risposta alla comunicazione ufficiale, i dipendenti del quotidiano
hanno deciso di proseguire lo
sciopero in atto fino a quando i rappresentanti delle organizzazioni
sindacali non verranno convocati dal liquidatore, che assumerà l’incarico il 21
gennaio.
«Convocazione – scrivono le sigle sindacali in una nota – che si auspica
avvenga in tempi brevissimi per poter discutere del mancato pagamento dello
stipendio di dicembre, delle pratiche di attivazione degli ammortizzatori sociali,
nonché di ogni eventuale indicazioni sulle determinazioni che il liquidatore
vorrà prendere in merito alla testata giornalistica».
Intanto i dipendenti della Geu1819 si riservano di assumere le determinazioni
del caso in merito ad una eventuale intensificazione della mobilitazione e
chiedono che venga riconvocato immediatamente il tavolo di crisi istituto
presso la Regione Umbria, e disertato dall'azienda, alla presenza del
liquidatore.