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Associazioni 21 Giu 2005

L’Assostampa Romana fa il bilancio delle giornate di mobilitazione per il rinnovo del contratto

A Roma, nel Lazio e nel Molise i giornalisti della carta stampata, delle agenzie, dell’emittenza, degli uffici stampa, del web, contrattualizzati e libero professionisti hanno aderito in modo massiccio alle giornate di sciopero di venerdì 17 e di lunedì 20 giugno per protestare contro il devastante progetto della FIEG di cancellare l’autonomia e la dignità della professione giornalistica.

A Roma, nel Lazio e nel Molise i giornalisti della carta stampata, delle agenzie, dell’emittenza, degli uffici stampa, del web, contrattualizzati e libero professionisti hanno aderito in modo massiccio alle giornate di sciopero di venerdì 17 e di lunedì 20 giugno per protestare contro il devastante progetto della FIEG di cancellare l’autonomia e la dignità della professione giornalistica.

L’Associazione Stampa Romana comunica: A Roma, nel Lazio e nel Molise i giornalisti della carta stampata, delle agenzie, dell’emittenza, degli uffici stampa, del web, contrattualizzati e libero professionisti hanno aderito in modo massiccio alle giornate di sciopero di venerdì 17 e di lunedì 20 giugno per protestare contro il devastante progetto della FIEG di cancellare l’autonomia e la dignità della professione giornalistica. L’Associazione Stampa Romana ringrazia le colleghe e i colleghi che, con il loro sciopero, hanno permesso una risposta dura e immediata contro l’arroganza datoriale; ringrazia gli edicolanti e le loro associazioni sindacali che ci sono al fianco e hanno diffuso volantini per spiegare ai lettori le nostre ragioni; ringrazia i cittadini che hanno compreso la delicatezza del momento che ci ha costretto a privarli di una compiuta informazione. “ Il confronto sindacale - ha dichiarato Silvia Garambois Segretario dell’ Associazione Stampa Romana – si è trasformato in uno scontro sul principio stesso di libera informazione. Nonostante gli appelli reiterati del Presidente della Repubblica, l’attacco contro la dignità del nostro mestiere arriva anche dai nostri editori. Per questo motivo è particolarmente significativa la risposta delle redazioni che hanno reagito in modo così compatto aderendo allo sciopero con percentuali record, venerdì nella carta stampata e oggi in tutta l’emittenza del Lazio, quella nazionale e quella locale. Ed è da sottolineare l’adesione allo sciopero della redazione del Tempo e della redazione romana de Il Giornale che ha superato il 50%, nonostante la decisione degli editori e dei direttori di far uscire comunque in edicola i loro giornali, pur miseri nella veste, nei contenuti e nella qualità. Grazie, ancora, ai colleghi che hanno comunque portato la loro testimonianza di protesta nelle redazioni dove la prepotenza padronale ha impedito persino il diritto costituzionale dello sciopero”.

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