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Giudiziaria 25 Mag 2011

L’Assostampa Ferrara e Assostampa e Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna esprimono ampia solidarietà ai cronisti giudiziari de “la Nuova Ferrara” e “Resto del Carlino” oggetto di sorprendente indagine giudi

L’Associazione Stampa Ferrara, l’Associazione della Stampa Emilia-Romagna e l'Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna esprimono ampia solidarietà ai cronisti giudiziari de “la Nuova Ferrara” e “Resto del Carlino” ascoltati come testimoni in merito ad una presunta fuga di notizie sui casi che riguardano la procura di Ferrara e il procuratore capo Rosario Minna nell’ambito di procedimenti pendenti al Csm che lo riguardano personalmente.

L’Associazione Stampa Ferrara, l’Associazione della Stampa Emilia-Romagna e l'Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna esprimono ampia solidarietà ai cronisti giudiziari de “la Nuova Ferrara” e “Resto del Carlino” ascoltati come testimoni in merito ad una presunta fuga di notizie sui casi che riguardano la procura di Ferrara e il procuratore capo Rosario Minna nell’ambito di procedimenti pendenti al Csm che lo riguardano personalmente.

I giornalisti alla richiesta di svelare le proprie fonti hanno fatto valere il segreto professionale come del resto codice deontologico e norme consentono loro.
Tuttavia, ad avviso di Sindacato e Ordine l'indagine aperta dal procuratore Minna, e legata ai carabinieri, cela una inopportuna intimidazione sui giornalisti che hanno svolto doverosamente e seriamente il proprio lavoro, nonché manifesta una palese violazione al diritto di cronaca e di informare la cittadinanza ferrarese di una situazione di estremo disagio in cui si trova l’ufficio giudiziario più importante della città.
Da tempo, riferiscono gli stessi cronisti impegnati quotidianamente, i rapporti con le fonti giudiziarie si sono sempre più deteriorati se non azzerati, portando i cronisti nell’impossibilità di svolgere il proprio ruolo di  informatori, senza condizionamenti, nel solo interesse di una opinione pubblica che ha il diritto di conoscere, come i giornalisti  hanno il dovere di informare correttamente e scrupolosamente.
Sindacato e Ordine auspicano che vengano ristabilite al più presto relazioni non conflittuali e per questo si rendono disponibili ad aprire un confronto sereno con tutti gli organi giudiziari ed inquirenti.

@fnsisocial

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