L'Associazione Stampa dell'Emilia-Romagna ricorda l'attentato al sindacato del 1979 nel quale morì Graziella Fava

L'Associazione Stampa dell'Emilia-Romagna ricorda l'attentato al sindacato del 1979 nel quale morì Graziella Fava

Sabato 13 marzo ricorre il venticinquesimo anniversario della morte di Graziella Fava, morta per le conseguenze dell'assalto, con incendio, alla sede dell'Associazione Stampa dell'Emilia-Romagna e delle Marche, il sindacato dei giornalisti, in via San Giorgio 6 a Bologna. Le rappresentanze dei giornalisti - che sempre, in passato, hanno ricordato il tragico evento con pubblici annunci - intendono quest'anno ricordare la vita assurdamente recisa portando un sorriso alle vite che crescono. Cosi' hanno stanziato una somma per l'acquisto di materiale didattico e giochi per i bimbi che frequentano l'asilo d'infanzia intitolato a Graziella Fava, in via del Giacinto 42 a Bologna. La donazione, gia' comunicata alla struttura interessata, sara' materialmente fatta nei tempi e nei modi concordati con la dirigenza didattica, precisa l'Associazione Stampa dell'Emilia-Romagna in una nota. Graziella Fava, 50 anni, sposata, un figlio, lavorava come collaboratrice in una famiglia che abitava al terzo piano di via San Giorgio 6. Il 13 marzo 1979 rimase vittima dell'assalto incendiario all'Assostampa di Bologna, che aveva gli uffici al secondo piano. Raggiunta dal fumo e dai vapori tossici, resto' accanto alla padrona di casa, ottantunenne, mentre la figlia di costei cercava di invocare l'aiuto dei soccorritori da un balcone che porta al tetto. In grave difficolta', tento' di attirare l'attenzione dei Vigili del Fuoco aprendo la porta di casa. Fu assalita dai vapori dell'incendio e asfissiata. L'inchiesta penale non e' riuscita a trovare i colpevoli ed e' stata archiviata contro ignoti. (dire)