L'assemblea della Dire proclama lo stato d'agitazione: "Grave disagio per le notizie di possibili tagli occupazionali"

L'assemblea della Dire proclama lo stato d'agitazione: "Grave disagio per le notizie di possibili tagli occupazionali"

L'assemblea dei redattori dell'agenzia Dire "esprime grandissima preoccupazione per le notizie di un possibile taglio all'occupazione, una misura tanto più insopportabile in quanto non giustificata da una reale emergenza nei bilanci dell' azienda. Occorre chiarezza sullo stato attuale dell'azienda, sul problema dei contributi dello Stato, sulle iniziative poste in essere per reperire risorse". "Una crisi di liquidità finanziaria infatti - prosegue la nota dell'assemblea - non può costituire la ragione di un pesante ridimensionamento dell'organico. Al contrario, a suo tempo era stata formalmente dichiarata la volontà di rilanciare l'azienda nel pieno rispetto e anzi nella valorizzazione della natura della Dire quale agenzia di informazione politica, ambientale e regionale. Questo rilancio passava e passa per l'attuazione degli impegni assunti e per un migliore utilizzo delle forze in campo. La redazione oggi si trova, come mai era successo nel passato, in una situazione di insopportabile stress con il rischio di una drammatica assenza di prospettive. Questo stato di fatto può essere superato solo attraverso l'uso di ragionevolezza da parte del Consiglio d'amministrazione e l'apertura di una seria fase di confronto. In questo quadro, la redazione si dichiara senz'altro pronta a dare il suo contributo di idee e proposte al fine di verificare insieme tutte le strade per il rilancio della Dire. Al Direttore responsabile spetta il compito di fornire un contributo per la soluzione dei problemi sul tappeto. Siamo certi che vorrà farsi interprete del disagio gravissimo della redazione". "Proclamando lo stato d'agitazione - conclude la nota - i redattori della Dire impegnano il Cdr a coinvolgere la Fnsi per concordare ulteriori iniziative".