Mandato al Comitato di redazione, a Stampa Romana e alla Fnsi «di valutare con i legali delle associazioni sindacali tutte le azioni necessarie a tutelare i diritti e le corrette retribuzioni dei giornalisti de La7 compreso il diritto d'autore» e conferma dello stato di agitazione e del pacchetto di cinque giornate di sciopero affidato al Cdr.
Queste le conclusioni del documento approvato all'unanimità dall'assemblea dei giornalisti de La7 del 6 giugno 2023 e rilanciato dall'Associazione Stampa Romana che riportiamo di seguito.
IL DOCUMENTO
L'assemblea dei giornalisti de La7 prende atto delle risposte negative dell’azienda alle richieste formulate dalla redazione:
- la corretta retribuzione di tutti i giornalisti de La7 cui non viene corrisposto quanto previsto dal CNLG e dalle leggi sul diritto d'autore per la cessione a terzi della loro opera, e l'equo superamento del contenzioso giudiziario a cui sono stati costretti i giornalisti de La7 per la corretta retribuzione del lavoro domenicale;
- l'applicazione ai colleghi neoassunti a tempo determinato e indeterminato di tutte le voci previste dal CNLG e degli accordi integrativi aziendali unilateralmente disattesi dall'azienda;
- un piano di assorbimento graduale dei colleghi precari;
- la sostituzione dei colleghi pensionati e pensionandi con un egual numero di giornalisti;
- il riconoscimento delle professionalità dei giornalisti de La7 tramite l'attribuzione delle qualifiche di redattore esperto e redattore senior previste dal CNLG;
- un immediato riconoscimento economico anche in relazione allo sforzo di continuità profuso durante il periodo della pandemia.
L'assemblea dei giornalisti de La7 prende altresì atto della indisponibilità dell'azienda a un confronto su un piano scritto di sviluppo digitale secondo le procedure previste dal CNLG.
L'assemblea dà mandato al Cdr a Asr e Fnsi di valutare con i legali delle associazioni sindacali tutte le azioni necessarie a tutelare i diritti e le corrette retribuzioni dei giornalisti de La7 compreso il diritto d'autore.
L'assemblea conferma lo stato di agitazione e il pacchetto di cinque giornate di sciopero affidato al Cdr.
Il Cdr