Stampa sotto attacco in Nigeria. Due attentati quasi simultanei, in altrettante citta' del Paese, hanno preso di mira quattro redazioni di tre quotidiani: secondo il bilancio fornito dalle autorita' locali, sette persone sono morte e una dozzina sono rimaste ferite. Il primo attacco e' avvenuto alle 11.30 circa a Jabi, una quartiere semi-periferico di Abuja, la capitale, dove l'attentatore-suicida e' riuscire a penetrare nel complesso dove si trova un grande capannone che ospita gli uffici del 'ThisDay', un importante quotidiano del Sud della nazione di estrazione filo-governativa.
Qui i morti sono stati tre, tra cui due addetti alla sicurezza e l'attentatore stesso. Il kamikaze e' penetrato nel compound a bordo di una Jeep Toyota dall'ingessso secondario, ovvero dalla parte del capannone dedicata alla tipografia, a quell'ora del mattino deserta. Dall'entrata principale, invece, si accede direttamente alla redazione, affollata di giornalisti al momento dell'esplosione. "Si tratta di un attentato anomalo" - spiega all'AGI un ufficiale della polizia - "la scelta di farsi esplodere nel retro lascia infatti quasi sospettare che l'attentatore abbia voluto risparmiare, ma intimidire, i redattori". In effetti l'esplosione e' stata di notevole intensita', a giudicare dai racconti dei testimoni e dalla visione della auto distrutte del parcheggio, dai danni riportati da un edificio adiacente in costruzione, dalla facciata divelta del capannone, quella in cui si trovava la tipografia. Il secondo attentato si e' verificato a Kaduna, capoluogo dell'omonimo stato federale nel Nord della Nigeria: qui i morti sono stati quattro, diversi i feriti. Il modus operandi e' stato lo stesso, con un attentatore suicida che si e' fatto esplodere a poca distanza dal condominio che ospita le redazioni di tre quotidiani: 'The Sun', 'The Moment' e ancora 'ThisDay'. "Ignobile, sventurato, orrendo, malvagio" sono state le parole dedicate all'attentato dal presidente della Nigeria, Goodluck Jonathan, oggi ad Abidjan (Costa d'Avorio) per partecipare a un importante vertice straodinario dell'Ecowas, l'organismo che riunisce 15 nazioni dell'Africa occidentale. Non ci sono ancora rivendicazioni da parte degli autori degli attentati, anche se l'attenzione degli inquirenti si rivolge sul gruppo terroristico islamico Boko Haram. Lo stesso che nelle scorse settimane aveva minacciato azioni contro giornalisti ed editori, ritenuti responsabili di non riportare correttamente le proprie rivendicazioni, di metterli in cattiva luce nei confronti dell'opinione pubblica e, soprattutto, di essere troppo schiacciati sulle posizioni governative. Le vittime di Boko Haram, secondo fonti ufficiali, sono almeno 1.400 dal 2009 a oggi, ovvero dal momento in cui il gruppo terroristico ha formalmente "dichiarato guerra" al governo centrale. L'attentato di oggi ad Abuja e' l'azione piu' eclatante avvenuta nella capitale dopo l'attacco dello scorso agosto contro la sede Onu in cui morirono 25 persone, tra cui una norvegese 30enne. (AGI) - Abuja, 26 apr. -