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Sindacale 02 Ott 2006

La soddisfazione delle Assostampa per la forte adesione agli scioperi L'invito a tutti i colleghi, di tutte le testate, a sostenere con la stessa forza l’iniziativa del sindacato per il prossimo black out

Nel Lazio eccezionale adesione allo sciopero per il contratto e la libera stampa. Gli editori arroccati e isolati. Appello di Stampa Romana a tutti i giornalisti per il black out del 6 e 7 ottobre. Per l’Associazione Lombarda dei giornalisti mobilitazione straordinaria. L’Assostampa Umbra ringrazia tutti i colleghi

Nel Lazio eccezionale adesione allo sciopero per il contratto e la libera stampa. Gli editori arroccati e isolati. Appello di Stampa Romana a tutti i giornalisti per il black out del 6 e 7 ottobre. Per l’Associazione Lombarda dei giornalisti mobilitazione straordinaria. L’Assostampa Umbra ringrazia tutti i colleghi

L’adesione dei giornalisti di Roma e del Lazio allo sciopero per il contratto è stata eccezionale. All’indomani del forte richiamo del Presidente della Repubblica, che ha sostenuto che “tra i diritti primari che si devono riconoscere ai giornalisti c'è quello ad avere un contratto di lavoro regolarmente rinnovato”, dalle redazioni è arrivata una fortissima e solidale reazione contro gli editori, che si rifiutano di avviare la trattativa per il rinnovo contrattuale e cercano di portare alla déregulation i loro giornali. L’unica risposta degli editori è stata fin qui quella di riempire all’inverosimile i giornali di pubblicità nei giorni prima e dopo lo sciopero: un arroccamento arrogante, un vivere alla giornata, che dimostra ancora una volta l’incapacità manageriale di programmare lo sviluppo dei loro giornali, nella certezza dei ruoli e del contratto. Per questi motivi la compattezza dello sciopero ha un valore in più, anche con l’adesione delle testate in cooperativa. Tra queste, oltre al “Manifesto” che non era in edicola domenica, anche “Il Riformista”, che per la prima volta ha deciso di aderire allo sciopero contro l’attacco della Fieg ai principi stessi dei diritti costituzionali della libertà di stampa e del lavoro “dignitoso”. Forte è stata l’adesione anche negli uffici stampa. In queste ore, poi, sono in sciopero i colleghi dei periodici, anche quelli che vengono distribuiti in abbonamento postale. Ma anche nelle testate che sono arrivate in edicola, impoverite nei contenuti, c’è stata una forte mobilitazione: in sciopero l’intera redazione di “Qn” del gruppo Riffeser, oltre il 50% a “Il Tempo”, oltre il 30% nella redazione romana di “Il giornale” (e comunque la decisione della redazione di ritirare la firma), sciopero praticamente totale all’Adn Kronos, che ha mandato in rete “finestre” informative compilate dalla direzione, mentre la redazione di Epolis Roma, la nuova free press romana, ha dichiarato in un comunicato di non aver aderito perchè erano i primissimi giorni di pubblicazione e l’intenzione di devolvere le due giornate di stipendio al fondo di solidarietà Fnsi. Per questo fine settimana è previsto il black out totale dell’informazione: l’Associazione Stampa Romana invita tutti i colleghi, di tutte le testate, a sostenere ancora con la stessa forza l’iniziativa del sindacato. E’ in gioco il futuro stesso del nostro mestiere, dei nostri giornali, della libera informazione. Gli editori lo sappiano: facciamo sul serio. L’Associazione lombarda dei giornalisti esprime grande soddisfazione per la forte adesione dei colleghi allo sciopero indetto dalla Fnsi a sostegno del rinnovo del contratto nazionale. I due giorni di mobilitazione nella stampa quotidiana e online, nelle agenzie e negli uffici stampa, venerdì 29 e sabato 30 settembre, hanno registrato una partecipazione molto elevata: in tanti giornali si sono toccate punte vicine al 100 per cento, e sono mancate dalle edicole anche testate che in passato erano uscite nonostante la partecipazione allo sciopero di una fetta consistente della redazione. Dalla scorsa settimana è inoltre iniziata la mobilitazione, compatta e senza precedenti, dei colleghi dei periodici. L’Alg ringrazia l’impegno straordinario di tutti i Cdr della Lombardia, che hanno organizzato nelle redazioni assemblee affollate, a cui ha quasi ovunque partecipato il vertice dell’Associazione, per spiegare e sostenere le ragioni dello sciopero. L’Alg, in vista delle prossime giornate di sciopero già proclamate (giovedì 5 e venerdì 6 ottobre nelle testate quotidiane e online, nelle agenzie e negli uffici stampa, venerdì 6 e sabato 7, martedì 24 e mercoledì 25 ottobre nelle radio e televisioni), invita tutti i colleghi della Lombardia a confermare e rafforzare l’eccezionale mobilitazione di questi giorni, a dimostrazione della compattezza e dell’unità della categoria, determinata a conquistare il tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale. È questa l’unica risposta possibile all’intransigenza degli editori, che rifiutano il confronto con la Fnsi, hanno detto no per due volte alla mediazione del Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, e hanno ignorato perfino l’appello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Un’intransigenza ancora meno comprensibile di fronte a una Fnsi che ha fatto passi avanti ed è arrivata a mettere da parte le posizioni più ideologiche e radicali dell’avvio delle trattative per mostrare oggi disponibilità a un confronto senza pregiudiziali su tutti i temi, anche sulla struttura delle retribuzioni. L’Alg sottolinea che trattare non significa in nessun caso cedere. I colleghi devono essere consapevoli che le richieste degli editori non sono cambiate: libertà di licenziare, flessibilità selvaggia, nessuna garanzia per il lavoro autonomo, eliminazione degli scatti di anzianità e taglio medio del costo del lavoro del 35%. Con effetti devastanti non solo sugli stipendi di tutti i giornalisti ma ancor di più sui conti di Inpgi e Casagit, cioè sul futuro delle nostre pensioni e della nostra sanità. Giovanni Negri (Presidente Alg) Daniela Stigliano (Vicepresidente Alg) L’Associazione Stampa Umbra ringrazia tutti i colleghi dei quotidiani , delle agenzia e degli uffici stampa, dei giornali on-line che ancora una volta hanno manifestato una forte adesione agli scioperi proclamati dalla Fnsi a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto da quasi due anni. I giornalisti umbri hanno saputo ancora una volta essere compatti contro l’intransigenza degli editori che costringe il sindacato a forme di lotta sempre più dure che-inevitabilmente- privano i cittadini del loro diritto ad un’informazione completa e di qualità. I prodotti messi in edicola nonostante l’astensione dal lavoro della stragrande maggioranza dei giornalisti testimoniano della dequalificazione generale che la Fieg intende imporre con il no alla ripresa delle trattative -nonostante gli inviti del Presidente della Repubblica Napolitano e le sollecitazioni del Ministro Damiano- con lo sfruttamento indiscriminato del precariato e delle collaborazioni,, il ristringimento dei margini di autonomia dei corpi redazionali,l’uso senza regole dei service. L’Asu ricorda che la mobilitazione continua: i colleghi di giornali e agenzie sciopereranno ancora il 5 e il 6 ottobre;il 6 e 7 ottobre si asterranno dal lavoro i giornalisti dell’emittenza nazionale pubblica e privata,il 24 e il 25 ottobre, nuovo sciopero per le radiotelevisioni nazionali. Il Consiglio direttivo dell’Asu

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