La Corte d'Appello di Potenza ha deciso che il giornalista Beppe Lopez deve pagare 25 mila euro di spese processuali per la sentenza del tribunale lucano sulla chiusura del quotidiano La Nuova Basilicata, da lui fondato nel lontano 1998. Quella sentenza lo aveva già escluso dalla partecipazione al fallimento e condannato al pagamento delle spese processuali. Vent'anni dopo il fallimento della testata fondata da Lopez, la vicenda giudiziaria non si è ancora conclusa.
Lopez fu licenziato dall'editore nel 1999 perché si era opposto all'interruzione dei rapporti di lavoro con quattro dei pochissimi professionisti che era riuscito a coinvolgere nella pionieristica impresa. Dopo numerosi rinvii e numerose iniziative del sindacato dei giornalisti, a livello regionale e nazionale, volte a far sì che si giungesse alla conclusione della vicenda giudiziaria, nel giugno 2020 i giudici di Potenza emettevano la sentenza di primo grado rigettando la domanda presentata dai legali di Lopez di partecipazione al fallimento e negandogli il riconoscimento di un contratto pur garantito per dieci anni, mensilità non pagate, credito relativo al Tfr, risarcimenti per demansionamento, mancato preavviso, credito per spese connesse ai procedimenti penali. Inoltre lo condannavano al pagamento delle spese legali, ammontanti a circa 25 mila euro.
Adesso la Corte d'Appello del capoluogo lucano, al quale Lopez aveva presentato ricorso contro quella sentenza, non ha accolto l'istanza di sospensione della sua esecuzione, in particolare per il pagamento delle spese legali. Dopo vent'anni, giustizia non è ancora fatta.