"Il precariato nelle redazioni è un triste fenomeno diffuso anche in Sardegna dove l'esercito dei precari del giornalismo, che ogni giorno producono anche il 75 per cento delle notizie, lavorando otto ore al giorno tutti i giorni, è composto da giovani con un'età media che va dai 20 ai 40 anni, sfruttati e mal pagati.
I più fortunati riescono ogni mese a mettere in tasca 800 euro, ma per tutti gli altri la media è di 400 euro". La sindacalista Marinora Di Biase, candidata capolista al Senato in Sardegna, ha aderito all'appello della Federazione nazionale della stampa sullo stato dell'informazione in Italia. "Senza la garanzia di un futuro certo, e sottoposti a continui ricatti (e per questo in contraddizione con la propria etica professionale) i giornalisti precari svolgono il proprio mestiere in condizioni inaccettabili". "Se l'informazione è fatta da chi non ha sicurezze che informazione trasparente e di qualità puo' essere?", argomenta la sindacalista. "Chi fa informazione, in questo modo puo' essere considerato libero di manifestare il proprio pensiero, nel pieno rispetto dell'articolo 21 della Costituzione? No, evidentemente. È riflettendo su tutto questo che ho inserito la tematica in oggetto all'interno del mio programma elettorale e ne parlo nelle assemblee organizzate in queste settimane". (AGI)