«Ancora una volta la seconda carica dello Stato, cioè Ignazio La Russa, ha utilizzato parte del suo prezioso tempo per mettere pubblicamente all'indice il nostro collega Paolo Berizzi. Per La Russa e per Fratelli d'Italia il lavoro di Berizzi, che da anni racconta su queste pagine l'emergere del neofascismo nel nostro Paese, è una specie di ossessione, come rivelato in ultimo da un libro con le chat interne al partito della fiamma tricolore». È quanto si legge in un comunicato del Cdr di Repubblica pubblicato giovedì 6 febbraio 2025 anche sul sito web del quotidiano.
«Vorremmo ricordare nuovamente a La Russa – prosegue il Comitato di redazione – che Berizzi vive da lungo tempo sotto scorta per le minacce ricevute da estremisti di destra, unico caso in Europa. Ma è tempo perso, non si può insegnare il rispetto dei ruoli e della libera stampa a chi ha omaggiato la memoria di Benito Mussolini. Possiamo quindi solo ribadire due cose: la nostra vicinanza a Paolo Berizzi e i valori del collettivo di Repubblica, radicati nella democrazia e nell'antifascismo».