La Provincia di Bologna. No al portavoce-capo ufficio stampa. Il Pdl contesta: "Alla stessa persona due funzioni inconciliabili"

Due figure al 'prezzo' di una. Ovvero il capoufficio stampa di Palazzo Malvezzi e il portavoce della Presidente della Provincia di Bologna riunite in un'unica persona. E' quello che il Pdl teme di veder concretizzato e che ha iniziato a contestare fin da oggi.

Palazzo Malvezzi (sede della Provincia - ndr), infatti, intende mettere mano al proprio Ufficio stampa, ma le novità non piacciono all'opposizione che ha chiesto chiarimenti in Consiglio provinciale. "Mi risulta- dice Giuseppe Sabbioni, consigliere del Pdl- che il contratto dell'attuale coordinatore tecnico dell'Ufficio stampa (Claudio Visani - ndr) non sarà rinnovato. Non va bene, perché a quanto ho capito l'incarico in questione verrebbe affidato al portavoce della Presidente, Beatrice Draghetti, riunendo, così, in una stessa persona due funzioni difficilmente conciliabili". Una sorta di conflitto d'interessi? Quasi: "Il coordinatore tecnico - dice ancora Sabbioni- dovrebbe essere portavoce di tutti gli organi dell'Ente e di tutte le parti politiche. E' difficile, a livello pratico, che una stessa persona riesca a rappresentare il punto di vista del Presidente e, al tempo stesso, quello di tutti gli altri consiglieri. Come farà- chiede il consigliere dell'opposizione - a separare le due mansioni?".
La risposta spetta a Emanuele Burgin, assessore al Personale: "Al momento contiamo 16 persone nel settore della comunicazione e i giornalisti in scadenza di contratto sono cinque. L'incarico di cui si discute scade adesso e non sarà rinnovato in coerenza con quanto approvato dal Consiglio il 26 ottobre".
Quanto alle garanzie sull'efficienza del servizio di comunicazione di Palazzo Malvezzi, Burgin tranquillizza il Pdl: "Sarà nostra preoccupazione agire affinché il livello delle prestazioni dell'Ufficio stampa sia mantenuto ai livelli attuali, compatibilmente con le possibilità di bilancio".
Sabbioni non è, però, soddisfatto: "Smettiamola di rimetterci ogni volta al bilancio. Siamo qui per discutere le linee di mandato e su un settore decisivo come quello della comunicazione la Provincia non può dare risposte così vaghe. Ne va dell'immagine dell'Ente". (DIRE)