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Inpgi 28 Nov 2010

La Previdenza dei giornalisti tiene nonostante i colpi della crisi Il Consiglio generale approva i bilanci dell'Inpgi e le parti sociali si impegnano a garantire la stabilità dei conti. Accordo tra Inpgi, Fieg e Fnsi sul fondo ex fissa

“La drammatica crisi che ha attraversato il settore dell’editoria ha creato inevitabili difficoltà in tutto il sistema con ripercussioni sull’occupazione giornalistica e sugli assetti previdenziali. Ciò nonostante, i conti dell’Inpgi, l’ Istituto di Previdenza del Giornalisti, continuano a testimoniarne la solidità e a garantirne, anche per il futuro, la tipicità della professione. E’ questa la sintetica conclusione che si può trarre dall’odierna approvazione da parte del Consiglio Generale dell’Istituto del bilancio preventivo 2011 e del preconsuntivo di bilancio dell’anno in corso.

“La drammatica crisi che ha attraversato il settore dell’editoria ha creato inevitabili difficoltà in tutto il sistema con ripercussioni sull’occupazione giornalistica e sugli assetti previdenziali. Ciò nonostante, i conti dell’Inpgi, l’ Istituto di Previdenza del Giornalisti, continuano a testimoniarne la solidità e a garantirne, anche per il futuro, la tipicità della professione. E’ questa la sintetica conclusione che si può trarre dall’odierna approvazione da parte del Consiglio Generale dell’Istituto del bilancio preventivo 2011 e del preconsuntivo di bilancio dell’anno in corso.

Questi positivi risultati sono stati raggiunti grazie alla somma di due fattori: da una parte la buona gestione amministrativa e la guida capace del Presidente Camporese, dall’altra la cura persistente posta dalla Federazione della Stampa, anche in occasione delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro, sia nel confronto con gli editori che in quello con il Governo, per favorire un sistema di socialità partecipato. Con l’intervento finanziario conseguito per via legislativa e con il contributo del 30% a carico degli editori a parziale copertura degli oneri derivanti dai prepensionamenti, ottenuto a conclusione della trattativa contrattuale, l’impatto della crisi sui conti dell’Istituto di Previdenza è stato affrontato senza conseguenze traumatiche. Nonostante gli importanti risultati ottenuti, la crisi di settore non è ancora risolta e per questo occorre non abbassare la guardia e mettere in campo nuove iniziative che possano continuare ad assicurare la specificità dell’Inpgi e l’eccellenza delle sue prestazioni. Per il raggiungimento di questi obiettivi il Presidente della Fieg, Carlo Malinconico e il Segretario della Fnsi, Franco Siddi, a nome delle rispettive organizzazioni e sulla base delle facoltà attribuite loro dalla legge di privatizzazione dell’ente, si sono formalmente impegnati a definire entro il primo semestre 2011 e nel contesto della contrattazione collettiva nazionale le determinazioni necessarie per garantire l’equilibrio di gestione dell’Istituto. Sempre con questo spirito di operoso confronto è stata raggiunta un’intesa tra Inpgi, Fnsi e Fieg, rappresentata dal responsabile delle relazioni sindacali, Alberto Donati, che consentirà di alimentare il fondo ex fissa, in modo da accelerare notevolmente i tempi di attesa per tutti i colleghi che hanno cessato il rapporto di lavoro per pensionamento. Al termine dei lavori del Consiglio Generale, il Segretario della Fnsi, Franco Siddi, ha voluto esprimere grande soddisfazione per lo sforzo compiuto da tutte le parti e ha ringraziato per il suo impegno il Presidente dell’Inpgi, Andrea Camporese, che ha confermato, da parte sua, la volontà dell’Istituto di impegnarsi a garantire gli assetti di welfare della categoria”.

Si chiude con un avanzo stimato di 61,5 milioni di euro il bilancio assestato dell’Inpgi per l’esercizio 2010. Oggi il Consiglio generale dell’Istituto ha ratificato l’assestamento al bilancio di previsione per il 2010 e il bilancio preventivo del 2011. Sul risultato dell’assestato pesa in maniera più che rilevante la situazione economica del mercato editoriale che sta attraversando una pesante crisi economica e finanziaria e che ha influenzato in senso negativo le dinamiche occupazionali del settore. La conseguenza è la distanza, rispetto all’avanzo con il quale si è chiuso il bilancio consuntivo 2009, che è stato pari a 94 milioni di euro. L’analisi dei dati evidenzia immediatamente una contrazione sulla media dei rapporti di lavoro che sono diminuiti di 267 unità. Prendendo in considerazione i soli rapporti regolati dal contratto Fieg/Fnsi, il cui saldo negativo tra il raffronto fra le due annualità è di 475 unità, è evidente la crescita del numero dei rapporti regolati da contratti diversi, a significare una progressiva modificazione della composizione della platea degli iscritti con una presenza sempre crescente di giornalisti che operano in settori esterni a quello tipicamente editoriale, che però non riesce a compensare la diminuzione dei rapporti di lavoro complessivi. Nella gestione previdenziale il rapporto tra la spesa per prestazioni e le entrate contributive determina una forbice che dall’86,29% del 2009 passa all’89,77% del 2010. In sostanza, il volume della spesa per prestazioni cresce in misura maggiore del volume delle entrate contributive, sia sotto il profilo del numero delle prestazioni pensionistiche (che da4.485 del 2009 passano a 4.888 del 2010 con un più 8,98%) sia sotto il profilo della relativa spesa (che da 346,4 milioni del 2009 passaa 369,5 milioni del 2010 con un più 6,67%). Anche la spesa per ammortizzatori sociali, conseguente agli stati di crisi, è stimata attorno ai 15 milioni di euro. Risultati positivi si registrano nella gestione patrimoniale, con un rendimento degli investimenti mobiliari stimato prudenzialmente attorno al 5% netto, valore che molto presumibilmente sarà confermato, se non superato, in sede di consuntivo. Positivo anche il dato relativo al rendimento del patrimonio immobiliare il cui introito è stimato con un aumento del3,96% a fronte dell’incremento registrato a consuntivo 2009 che è stato pari al 2,68%. A latere dell’esame eratifica dei bilanci contabili il Consiglio generale ha discusso a lungo anche sulle risultanze del bilancio tecnico attuariale, approvato dal Consiglio di amministrazione lo scorso 10 novembre e che, così come prescritto dalla legge, l’Inpgi dovrà presentare ai Ministeri vigilanti – assieme a tutte le Casse privatizzate – entro il prossimo 30 novembre. Dal bilancio tecnico al 31.12.2009 redatto dall’attuario dell’Istituto emerge chiaramente uno squilibrio tra entrate percontributi e uscite per prestazioni a dal 2026, con riferimento al valore di mercato del patrimonio. Il Consiglio di amministrazione, in sede di approvazione del documento attuariale, ravvisando la necessità di assumere nell’arco di qualche mese provvedimenti atti a ristabilire l’equilibrio del rapporto tra contributi e prestazioni, ha assunto l’impegno di adottare le idonee misure, anche sulla base degli incontri e delle eventuali determinazioni delle Parti sociali, entro il 30 giugno 2011. Le ipotesi da approfondire per fare fronte allo squilibrio, di concerto con le Parti sociali, sono un progressivo aumento delle aliquote contributive a carico degli editori e un graduale innalzamento dell’età pensionabile delle donne, la concessione di sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato. Temi che andranno approfonditi ed eventualmente arricchiti nei prossimi mesi. Al termine della riunione odierna del Consiglio generale si sono riuniti presso la sede dell’Inpgi, i rappresentanti della Fnsi e della Fieg e sono stati siglati due importanti accordi; il primo riguarda la liquidazione dell’indennità ex fissa e il secondo lo sgravio contributivo di circa un punto percentuale per le aziende editoriali, contenuto nell’accordo sul Welfare del 20 ottobre 2007, ma ancora non resoesecutivo dal Governo. Per quanto riguarda il primo accordo, a seguito del progressivo aggravarsi dello stato di crisi del settore l’andamento della gestione del Fondo integrativo di previdenza (ex-fissa) ha subito effetti negativi con la conseguenza che, adoggi, sono in attesa di liquidazione 564 colleghi, per un importo complessivo di circa 46,6 milionidi euro più gli interessi. A fronte dell’esigenza ravvisata dalle Parti Sociali di individuare interventi finalizzati alla riduzione dei tempi di attesa per l’effettiva liquidazione delle prestazioni (per ottenere l’indennità, allo stato attuale,i colleghi dovranno aspettare circacinque anni) l’Inpgi ha dato la propria disponibilità ad anticipare al Fondo integrativo 37 milioni di euro, che dovranno essere restituiti dalle aziende in un arco temporale di dieci anni al tasso di interesse del 4,60%. Le Aziende (esclusa la Rai – Radiotelevisione Italiana che versa in un fondo a gestione separata) verseranno all’inpgi a titolo di addizionale contributiva straordinaria un’aliquota dello 0,35% sulle retribuzioni mensili dei giornalisti L’accordo dovrà ora essere recepito in una delibera del Consiglio di amministrazione e trasmesso ai Ministeri vigilanti per la necessaria approvazione. Subito dopo l’approvazione l’Inpgi erogherà la prima tranche della somma pari a 18,5 milioni euro, la successiva, di pari importo, sarà erogata all’inizio del successivo anno di esercizio. Il secondo accordo deriva da una questione rimasta aperta da anni. Il Governo, infatti, con un documento del 20 settembre 2007 del Ministro del Lavoro e della Previdenza sociale “sul lavoro e previdenza dei Giornalisti”, aveva assunto uno specifico impegno in merito alla concessione, anche alle aziende editrici, deglisgravi per i giornalisti dipendenti. Tale impegno, ad oggi, non ha ancora trovato attuazione. Con l’accordo siglato oggi la Federazione Italiana Editori Giornalisti e Federazione Nazionale della Stampa Italiana – in esercizio delle determinazioni previste dal Decreto legislativo n. 509/94 – convengono di elevare l’aliquota previdenziale a carico degli editori in misura pari all’eventuale sgravio concesso.“Gli accordi firmati oggi – afferma il Presidente Andrea Camporese – sono importanti perché inquadrati in un clima di fattiva collaborazione per la tenuta del sistema in un momento di grave crisi del settore. L’inpgi resta un Istituto sano, ma deve fare i conti con proiezioni che impongono interventi. Le prestazioni non possono essere tagliate, dopo la responsabile riforma messa in atto nel 2006, mentre si può agire con equilibrio e gradualità su altri fronti. La sostenibilità di lungo periodo è anche tenuta del mercato del lavoro e crescita dei contratti. Attraverso una responsabilità condivisa tra Inpgi, Fnsi e Fieg possono essere colti obbiettivi virtuosi”.  

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