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Vertenze 17 Mar 2014

“La nuova società si faccia carico di tutti i dipendenti”

La vicenda della Neo, casa editrice di “Latina Oggi” e “Ciociaria Oggi” è giunta al capolinea con una strana decisione del Giudice che non soltanto ha rigettato la richiesta di concordato in continuità, ma nella stessa udienza ha decretato, il 26 febbraio scorso, il fallimento della società senza nemmeno concedere l’esercizio provvisorio. A fronte di questo l‘Asr si è immediatamente attivata, insieme alla Slc-Cgil, per ottenere la Cassa Integrazione Straordinaria per i lavoratori giornalisti e poligrafici.

La vicenda della Neo, casa editrice di “Latina Oggi” e “Ciociaria Oggi” è giunta al capolinea con una strana decisione del Giudice che non soltanto ha rigettato la richiesta di concordato in continuità, ma nella stessa udienza ha decretato, il 26 febbraio scorso, il fallimento della società senza nemmeno concedere l’esercizio provvisorio. A fronte di questo l‘Asr si è immediatamente attivata, insieme alla Slc-Cgil, per ottenere la Cassa Integrazione Straordinaria per i lavoratori giornalisti e poligrafici.

Nel frattempo il socio di minoranza della Neo, Armando Palombo, ha dato vita con il figlio Andrea a una nuova società, la Q.A.P S.r.l. che ha registrato una nuova testata, acquisendo le sedi, gli strumenti di produzione e parte del personale della Neo. Un comportamento eticamente censurabile che l’Asr ha immediatamente stigmatizzato, dissociandosi e chiedendo alla Q.A.P S.r.l. di farsi carico di tutto i dipendenti giornalisti. A questo proposito l’Asr ha dato mandato ai propri legali di verificare se il comportamento della Q.A.P S.r.l. fosse in linea con le disposizioni di legge.
“Non è accettabile che un imprenditore – afferma il segretario Asr Paolo Butturini – che si è fatto carico finora di un progetto editoriale, lasci per strada parte di coloro che quel progetto hanno finora realizzato. Ho personalmente scritto ad Andrea Palombo perché si faccia carico del riassorbimento di tutto il personale giornalistico della Neo. Sono in attesa di risposta. Nel frattempo assisteremo tutti i colleghi garantendo loro la copertura sindacale e l’attivazione degli ammortizzatori sociali che la legge prevede in questi casi”.

@fnsisocial

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