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Fnsi 12 Set 2002

La Giunta della Fnsi: Verifica immediata sulle promesse di Maroni e mobilitazione generale contro l’attacco degli editori ai presìdi del contratto

La Giunta della Fnsi: Verifica immediata sulle promesse di Maroni e mobilitazione generale contro l’attacco degli editori ai presìdi del contratto

La Giunta della Fnsi: Verifica immediata sulle promesse di Maroni e mobilitazione generale contro l’attacco degli editori ai presìdi del contratto

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “La Giunta Esecutiva della Federazione Nazionale della Stampa, riunita con i Presidenti delle Associazioni Regionali, ha preso atto dell’ormai generalizzato attacco di tutto il fronte editoriale contro i presidi del Contratto di lavoro, l’autonomia della professione e gli istituti di previdenza dei giornalisti. Mentre cresce, in violazione delle norme contrattuali, l’ingerenza delle proprietà nell’organizzazione del lavoro redazionale, con lo scopo di limitare la libertà professionale, si moltiplicano i tentativi di ristrutturazione tesi a disarticolare le redazioni, a impoverire il prodotto, a limitare l’agibilità sindacale, a scaricare integralmente sull’Inpgi i costi di incompetenze e incapacità manageriali. Come accade ad esempio all’azienda di periodici “Edit” (gruppo Donati) e per quanto riguarda l’attuazione distorta delle norme sul lavoro interinale alla RCS. A tutto ciò si aggiunge la manifestata volontà della Fieg di bloccare, in nome di un preteso potere di veto, ogni possibilità di riforma regolamentare del sistema di previdenza dei giornalisti italiani, di allargamento ai giornalisti free-lance della previdenza complementare e di riforma dello stesso accesso alla professione. Inoltre, preoccupano alcuni segnali provenienti dal Governo. Infatti, restano confermati dubbi e interrogativi suscitati dal disegno di legge di riforma del sistema delle comunicazioni presentato dal Ministro Gasparri e approvato dal Consiglio dei Ministri. In particolare, appaiono non condivisibili le nuove normative antitrust che, escludendo ogni limite di settore, consentirebbero, in singoli settori, abnormi e pericolosi processi di concentrazione. Inoltre, ancora non è chiaro il senso del processo di privatizzazione della Rai attraverso la costruzione di una pubblic company il cui obiettivo, ad opinione del Sindacato dei Giornalisti, dovrebbe essere quello di determinare le condizioni di un superamento dell’attuale controllo politico-partitico sull’azienda e nel contempo salvaguardarne il ruolo di servizio pubblico. Su un altro versante, va ricordato che il Ministro Maroni - al quale, nel mese di luglio, la Federazione della Stampa aveva espresso il suo fermo giudizio negativo sulle modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori - aveva prospettato la realizzazione di un tavolo triangolare per studiare norme di tutela specifiche per il settore dell’informazione. Nel contempo il Ministro aveva espresso l’intenzione di ricercare “un avviso comune tra le parti” su tutti gli aspetti previdenziali che attengono il lavoro giornalistico. Poiché dal Ministero non sono giunti successivi segnali, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha deciso di chiedere un incontro urgente al Ministro del Welfare per dare seguito al confronto ed agli impegni assunti. Di fronte all’attacco degli editori, ai dubbi ed alle preoccupazioni che suscita la situazione complessiva del settore nel nostro Paese, la Giunta Esecutiva della FNSI non può che confermare la necessità di una forte azione di mobilitazione e di lotta di tutti i giornalisti italiani a tutela dei diritti contrattuali, professionali e previdenziali della categoria e a difesa del pluralismo dell’informazione, oggi fortemente minacciati.”

@fnsisocial

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