CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Giudiziaria 24 Feb 2009

"La Gazzetta del Mezzogiorno" avverte i lettori sulle "forti restrizioni" all'informazione previste dal Ddl Alfano. La Fnsi: iniziativa utile. Giulietti (articolo 21): denunciare in prima pagina l'impatto sui lettori

Il quotidiano 'La Gazzetta del Mezzogiorno' ha assunto oggi un'iniziativa contro il disegno di legge sulle intercettazioni in discussione in Parlamento: sia nelle pagine nazionali sia in quelle locali, a conclusione di articoli di cronaca giudiziaria, c'e' una nota 'Ai lettori' che informa sulle ''forti restrizioni'' all'informazione giudiziaria previste dal ddl

Il quotidiano 'La Gazzetta del Mezzogiorno' ha assunto oggi un'iniziativa contro il disegno di legge sulle intercettazioni in discussione in Parlamento: sia nelle pagine nazionali sia in quelle locali, a conclusione di articoli di cronaca giudiziaria, c'e' una nota 'Ai lettori' che informa sulle ''forti restrizioni'' all'informazione giudiziaria previste dal ddl

''Se fosse gia' stato approvato dal parlamento - e' detto nella nota ai lettori - il cosiddetto 'disegno di legge Alfano' in tema di intercettazioni e giustizia, che introduce forti restrizioni nel campo dell'informazione giudiziaria, non sarebbe stato possibile pubblicare questo articolo''. (ANSA) La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “E’ di grande apprezzamento l’iniziativa de ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ sul tema di intercettazioni e ddl Alfano. Infatti a conclusione di un articolo rilevante di cronaca giudiziaria c’è una nota che avvisa i lettori del quotidiano che non avrebbero letto quelle notizie se il disegno di legge fosse già stato approvato dal Parlamento. E' una forma d'iniziativa civile che la Fnsi ha lanciato da tempo chiedendo a Fieg, cdr e direttori di evidenziare, già nell'impaginazione, l'impatto delle norme prospettate sulla conoscenza di fatti rilevanti per la vita di ognuno e delle comunità. Le notizie non sono un privilegio ma un bene che deve essere disponibile. Le forti restrizioni che in tema di intercettazioni e giustizia si stanno mettendo in campo sono state al centro dell’importante iniziativa di ieri da parte della Fnsi, della Fieg, dell’Ordine e dell’Unci che ha posto in rilievo, tra l’altro, i forti distinguo che esistono nella stessa maggioranza di Governo relativamente alle ripercussioni sulla libertà di stampa. Il Sindacato dei giornalisti, nel ringraziare i colleghi e le personalità che sono attivamente intervenuti all’iniziativa, ricorda che la battaglia per cambiare profondamente il testo del ddl, continuerà forte e convinta. La Fnsi ritiene pertanto che la decisione dei colleghi della Gazzetta del Mezzogiorno possa intanto essere presa in considerazione, e di spunto, per analoghe e più estese iniziative nelle redazioni di giornali, periodici, radio, tv e on-line del nostro Paese”. Sulla stessa lunghezza d'ondail commento di Giuseppe Giulietti, portavoce dell'associazione Articolo 21: ''Ci auguriamo che nei prossimi giorni si possa arrivare ad una azione condivisa tra editori, direttori e giornalisti che consenta la pubblicazione di una prima pagina mutilata dai tagli, dalle omissioni e dalle censure che deriverebbero dalla approvazione delle nuove norme predisposte dal governo'' in materia di intercettazioni: e' l'auspicio di Giuseppe Giulietti, portavoce dell'associazione Articolo 21. ''Il segretario nazionale dell'Associazione magistrati Giuseppe Cascini ha dichiarato che, se dovesse essere approvata la legge sulle intercettazioni - ricorda Giulietti in una nota - sparirebbe quasi del tutto la cronaca giudiziaria. La stessa posizione e' stata espressa dalla Federazione editori, dalla Federazione nazionale della stampa, dall'Ordine dei giornalisti e dall'Unione Cronisti. Il segretario della Fnsi ha rivolto un appello a tutti i direttori dei giornali (e lo stesso vale per i tg e i gr) affinche' ai cittadini sia fatto comprendere come sarebbero ridotti gli articoli di cronaca qualora venisse approvato il lodo Alfano bis. La Gazzetta del Mezzogiorno, in modo del tutto autonomo, ha deciso di procedere ad una sorta di simulazione e di avviso ai lettori''. L'associazione Articolo 21, conclude la nota, ritiene che quella intrapresa sia una giusta iniziativa civile capace di far comprendere a tutti i cittadini come l'assalto in corso non abbia come obiettivo solo e soltanto l'autonomia dei giudici e dei cronisti, ma anche e soprattutto i valori racchiusi nell'articolo 21 della Costituzione''. (ANSA).

@fnsisocial

Articoli correlati