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Sindacale 20 Mag 2009

La Fnsi sulla Crisi de Il Mattino di Napoli: "Si al dialogo, no alle imposizioni"

“Il piano di ristrutturazione di crisi per il quotidiano Il Mattino presentato dall’editore resta motivo di preoccupazione e di impegno per il Sindacato dei giornalisti che intende esercitare i propri compiti con rigore e trasparenza a tutela dell’occupazione e con l’obiettivo di concorrere alla piena valorizzazione di un giornale molto importante nella storia dell’editoria italiana. Un giornale del Sud che da 117 anni parla all’Italia, con un punto di vista proprio, identitario, rilevante nella definizione della dimensione di cittadinanza nazionale.

“Il piano di ristrutturazione di crisi per il quotidiano Il Mattino presentato dall’editore resta motivo di preoccupazione e di impegno per il Sindacato dei giornalisti che intende esercitare i propri compiti con rigore e trasparenza a tutela dell’occupazione e con l’obiettivo di concorrere alla piena valorizzazione di un giornale molto importante nella storia dell’editoria italiana. Un giornale del Sud che da 117 anni parla all’Italia, con un punto di vista proprio, identitario, rilevante nella definizione della dimensione di cittadinanza nazionale.

In questo contesto, la grande assemblea pubblica di lunedì, che ha esaltato tutti i valori del Mattino, ha testimoniato un profondo attaccamento al giornale che fa onore a chi vi lavora e che, dunque, deve essere motivo di soddisfazione e di riflessione anche per la stessa azienda. La difficoltà a trovar fin qui un’intesa sulle politiche editoriali di riorganizzazione industriale, con previsione di riduzione degli organici giornalistici e chiusura della redazione romana, non è immaginabile possa essere risolta con azioni unilaterali. La semplice, burocratica invocazione delle procedure non risolve nessun problema. Le mancate intese al tavolo delle parti sociali hanno un solo significato: l’intesa, appunto, non c’è e occorre verificare tutti gli aspetti della vicenda, nessuno escluso sin dall’origine, al tavolo del Ministero del Lavoro dove la vertenza a questo punto – per comune riconoscimento delle parti – approda. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana legge oggi, con il Cdr della testata, la nota della società editrice che larvatamente accusa il Sindacato di autolesionismo. Nella dialettica tra le parti si può capire tutto, ma il Sindacato dei giornalisti, ben lontano da difendere privilegi (quali?), ha l’obiettivo di verificare fino in fondo come stiano realmente le cose e di affermare con grande rigore l’idea di un giornale importante per la comunità napoletana, campana e per tutto il Paese. Si tratta di un’idea alta, che non comporta automatismi per nessun piano di ristrutturazione aziendale. La crisi economica complessiva non sfugge al Sindacato. La portata di eventuali problemi dei giornali va però verificata specificatamente, testata per testata, senza forzature. Vale per Il Mattino come per tutti i giornali, a cominciare dalle altre testate del Gruppo editoriale investite da piani che vorrebbero vedere attuati tagli dell’occupazione giornalistica (Il Gazzettino, Il Messaggero). Il Sindacato rispetta le proprie controparti, è impegnato a ricercare soluzioni ragionevoli e sostenibili ma non è disponibile ad accettare imposizioni ne manovre tecnocratiche. La Fnsi, mentre chiede alla Fieg di svolgere un ruolo attivo in termini di proposizione, esprime la piena solidarietà ai colleghi de Il Mattino che, con passione e tenacia, intendono valorizzare i caratteri tipici dell’informazione della testata. Per questo il Sindacato resta impegnato al confronto e alla trattativa sindacale e auspica che l’azienda e il l’intero gruppo editoriale, per le altre testate su cui ha inteso aprire piani di crisi, segua la stessa strada. Il tempo infruttuoso può essere recuperato utilmente in sede ministeriale. In caso contrario quella sede dovrà essere qualcosa di più di un semplice notaio”.

@fnsisocial

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