La Federazione nazionale della Stampa italiana aderisce alle manifestazioni promosse da Cgil, Cisl e Uil per sabato prossimo. La Giunta esecutiva della Fnsi condivide la necessità di rimettere il lavoro al centro del dibattito politico. «La crescita delle diseguaglianze e il moltiplicarsi di fenomeni di esclusione sociale rischiano di mettere a rischio la coesione sociale. Il lavoro è diventato una merce, uno strumento di ricatto sociale, come recenti episodi hanno confermato in modo inequivocabile», afferma Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi.
«Il settore dell'informazione – prosegue – vive sulla propria pelle il dramma di una precarietà che condiziona l'esistenza di migliaia di giornalisti giovani e meno giovani, negando loro una prospettiva di vita dignitosa. Ripartire dal lavoro vuol dire ridare centralità alla dignità delle persone perché il precariato e le nuove povertà stanno annichilendo l'esistenza di migliaia di individui. Per questo, essere al fianco di Cgil, Cisl e Uil è un dovere per tutti coloro che continuano a credere che il lavoro sia il fondamento della convivenza civile e della civiltà italiana ed europea».