L'obiettivo deve essere quello di mettere in sicurezza "l'Unità" e svilupparne le potenzialità. I vertici della Fnsi e delle Associazioni regionali di stampa direttamente interessate (Romana, dell'Emilia-Romagna e della Toscana) lo hanno ribadito con una lettera inviata all'Amministratore delegato ed al Direttore del giornale. Ma per far questo occorre riconoscere pienamente il ruolo del sindacato a tutti i livelli, a cominciare dal Comitato di redazione che agisce in sintonia con la Fnsi e le Associazioni territoriali e che pertanto non può essere offeso o irriso.
Il Cdr agisce sulla base dell'articolo 34 del Contratto nazionale di lavoro giornalistico ed il suo ruolo non può essere vanificato.
La Fnsi, le Ars, lo stesso Cdr intendono operare perché si sviluppi un sereno confronto, ma perché lo sia davvero deve essere scevro da personalismi ed atti inutilmente ostili.
Alla presa di posizione della Federazione nazionale e delle Associazioni regionali il Presidente ed Amministratore delegato ha risposto proponendo un incontro per discutere della attuale situazione aziendale e degli interventi necessari al risanamento.
Lo ribadiamo: la disponibilità a incontrarci con direttore e azienda c'è ed è, per noi, da incardinare nella presentazione, da parte dell'azienda, dei dati della situazione e di un Piano editoriale che tracci le linee del rilancio del giornale nonché nel superamento di ogni atteggiamento che ancora in questi giorni è parso (ovvero che sia o appaia) puntare a delegittimare la rappresentanza sindacale. Senza questo ogni incontro si ridurrebbe ad una ridiscussione del Piano di crisi in essere che segue, invece, dei percorsi predeterminati e ad un confronto senza costrutto.
L'azienda aveva deciso - al di fuori degli accordi in essere - la chiusura delle cronache dell'Emilia-Romagna e della Toscana il 15 di ottobre. Anche grazie alla mobilitazione della redazione, del Sindacato ai suoi vari livelli, all'impegno solidale di forze politiche e sociali la decisione è stata rinviata al 31 dicembre. Questo è un problema serissimo che attiene non solo alla salvaguardia dei posti di lavoro, ma anche alle caratteristiche storiche proprie de "l'Unità" che va rapidamente risolto utilizzando a pieno e con serietà questo lasso di tempo.